Nella seconda puntata della guida redatta dall’utente di 2+2 “sircuddles”, che indica le linee guida da seguire per poter battere i micro stakes fino al NL25, l’autore si sofferma sul concetto di valore.
Un tema molto noto agli appassionati di cash game, ma che non è mai ricordato abbastanza a dei principianti, ovvero: quando si hanno buone mani a questi livelli, l’obiettivo è quello di far finire i nostri soldi nel piatto il prima possibile. Qualora dovessimo perdere contro quella piccola parte del range avversario che ci batte, questo non comprometterebbe la bontà della giocata.
“Una value bet è definita tale in quanto si tratta di una puntata che per la maggior parte delle volte verrà chiamata da mani peggiori della nostra. Ammettiamo ad esempio che abbiate j j , e che il flop sia a j 4 . Nel momento in cui puntate, lo state facendo per valore: ci sono un sacco di mani, specie a questi livelli, disposte a chiamarvi almeno al flop. A meno che non troviate resistenza particolare su carte pericolose, dovrete continuare a puntare, perché i vostri avversari faranno davvero spesso l’errore di chiamarvi con mani marginali”.
Naturalmente, esistono anche le eccezioni, i casi in cui anche con una mano tanto forte ci troveremo incredibilmente indietro fin dal flop, ma come già detto accadrà raramente, ed anche in quei casi starete comunque facendo la giocata migliore: “Nel caso in cui il vostro avversario abbia floppato top set non c’è molto che possiate fare. I soldi sono destinati a finire nel piatto e voi a perdere, ma si tratterebbe semplicemente di una bad beat, ovvero di un elemento che fa parte del gioco del poker”.
In conclusione, “sircuddles” ricorda uno dei pilastri che stanno alla base del gioco del cash game, per quanto riguarda i microstakes: “Con mani come quelle descritte, l’unico vostro obiettivo è quello di finire all-in. In questo modo, avrete massimizzato il valore della vostra mano, ed è da situazioni come quella descritta che proverrà la stragrande maggioranza dei profitti che potrete vantare a questi livelli”.
Nella prossima puntata di questa guida strategica dedicata ai micro stakes, l’autore si soffermerà su un altro elemento essenziale: a questi livelli, al proprio gioco non è richiesta particolare fantasia o inventiva, ma piuttosto solidità e costanza. Non ci resta quindi che aspettare, per scoprire perché sia così e come attenersi a questo principio.
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