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‘Il Pot Limit Omaha? Per impararlo giocate a soldi finti’

star-casinoJoseph Ingram nel mondo del Pot Limit Omaha lo conoscono soprattutto perché, senza troppi giri di parole, è un pazzo scatenato: lo statunitense, conosciuto come “ChicagoJoey” su TwoPlusTwo, negli anni ha saputo lasciare il segno.

A differenza di altri professionisti che hanno cominciato piuttosto precocemente a dedicarsi al poker, il suo successo arriverà soprattutto grazie al Pot Limit Omaha, ma questo non gli impedirà di giocare in precedenza milioni di mani di No Limit Hold’em ai tavoli di cash game, grazie anche a tutta una serie di scommesse.

La sua ultima sfida, vincere 20 milioni di fiches playmoney nel giro di 24 ore, l’ha persa, ma in passato ha messo a segno una serie di “imprese” per il solo gusto di farle, prima ancora che per guadagnare dei soldi: “Non mi importava giocare a poker per guadagnare, volevo solamente giocare un gran numero di mani su un sacco di tavoli, macinare VPP, volevo insomma fare qualcosa di figo per poi postarlo sul mio blog.

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Joseph Ingram in compagnia di Doug Polk, che ha conosciuto in passato grazie a TwoPlusTwo

Dapprima sfidò due amici, affermando di poter giocare 600.000 mani in un mese, e naturalmente ci riuscì: “La mia giornata media era piuttosto miserabile – confida a BluffEurope.comgiocavo dodici ore o più su una televisione da 70 pollici, sdraiato sul letto e con una rivista a farmi da tappetino per il mouse. All’epoca non ero nemmeno consapevole di cosa significasse diventare dei giocatori migliori, pensavo solamente a giocare e cercare di vincere”.

Guadagnò così ben presto la fama di massgrinder, rafforzata da una nuova scommessa che vinse appena un anno più tardi, riuscendo a giocare 50.000 mani di NL50 6-max in un giorno, riuscendo al termine a far registrare un profitto. Era il 30 novembre del 2009 quando accettò di mettersi alla prova, con 12.500 $ sul piatto ed odds di 2,5 ad 1 in proprio favore. Riuscì a completare quella sfida in poco più di 20 ore, vincendola in modo netto come mostra il grafico e guadagnando in questo modo 34.000 $.

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Fu allora che decise di dedicarsi al Pot Limit Omaha, una variante che sicuramente all’epoca era molto meno “studiata” di quanto non la sia oggi: “Nel No Limit Hold’em c’erano diversi giocatori migliori di me, mentre il PLO era un nuovo gioco, più divertente e complesso, dove non dovevi foldare ad ogni 3-bet e nel quale si poteva giocare con un VPIP più alto”.

Proprio grazie a questa variante, giocando un numero impressionante di mani al PL400 su 24 tavoli contemporaneamente, raggiunse lo status di Supernova Elite in 10 settimane, vincendo così una nuova scommessa con il suo compagno di stanza e stabilendo sia il record per il maggior numero di mani di Pot Limit Omaha in un giorno che in un mese: rispettivamente, 33.000 e 450.000.

Eppure, a chi gli domanda come approcciarsi a questa nuova variante oggi, continua a dare un consiglio che in realtà non si aspetta gli altri seguano: “La cosa ideale è giocare a soldi finti per un paio di settimane – sostiene – che cosa si può mai imparare a due tavoli di PL200, quando la differenza per apprendere la fa il volume?”.

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“Si tratta di capire quali siano i propri draw ed i backdoor, la forza della mano che si ha al flop e nelle street successive, cercando di stimare l’equity delle varie mani ed imparando a definire i range dei propri avversari. Una volta imparato questo, si tratta di un gioco di carte estremamente divertente: è anche per questo che faccio dei podcast sul mio canale YouTube, voglio che la gente impari a conoscere questa variante”.

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