Antony Bottiglieri è bettor professionista ed anche tipster-coach, "vecchia" conoscenza di Assopoker (la sua ultima intervista). Confrontandomi spesso con lui ho percepito una preparazione profonda di una materia così difficile (scommesse) che spesso viene affrontata con superficialità dalla maggior parte delle persone.
Uno dei suoi punti di forza è la conoscenza profonda di mercati secondari (campionati di calcio ai più sconosciuti ma molto interessanti). Ma soprattutto a colpirmi è sempre il suo approccio mentale solido: ne ho avuto conferma leggendo il suo ultimo libro "Vivere di Betting" nel quale spiega quale sia la sua filosofia in questo mondo.
E nel suo libro si capisce che uno dei suoi punti di forza è il money management. E condividiamo con lui (chi ci segue lo sa da tempo) l'impostazione nel gestire il bankroll. Antony raccomanda metodi impostati con criteri molto prudenziali ("il money management deve essere titanico, a prova di bomba e deve reggere anche dopo una serie importante negativa di risultati").
Ed è proprio questo l'approccio prudente e responsabile che bisogna avere quando si opera in questo mercato: non a caso, i pochi e veri professionisti nel betting usano metodi granitici molto rigorosi e non fanno mai il passo più lungo della gamba.
Nel tuo libro condividi il tuo approccio e modo di pensare nel betting: qual è il concetto fondamentale che deve seguire uno scommettitore quando opera nei mercati secondo Antony Bottiglieri?
La chiave numero uno è comprendere che non ci deve interessare piazzare la squadra che vincerà la partita, ma quella che ha maggiore valore. Se mi dovessero quotare il Bologna contro l'Inter a 30, lo prenderò tutta la vita. Se mi dovessero quotare la Juve contro il Chievo a 1.10, se la possono tenere.
Purtroppo la stragrande maggioranza delle persone fa fatica ad accettare questo concetto, e a me sta venendo il dubbio che sia un problema di preparazione mancante che si acquisisce alle scuole medie.
Possiamo anticipare qual è una delle specialità in casa Bottiglieri nel trading e svelarlo ai lettori di Assopoker?
Sì, certo. Io opero tantissimo con le amichevoli, ma ho money management creati da me che do esclusivamente ai miei clienti, che mi permettono di operare a quote enormi e perdere anche una sfilza infinita di partite. Raddoppi, martingale, Massa Pari sono cose che non condivido anche se la Massa Pari è utilizzata da tantissimi.
Le amichevoli sono fantastiche come ho spiegato dettagliatamente nel libro perché se conosciute a dovere permettono di fare grandi risultati. Ma è fondamentale conoscere le squadre e soprattutto vedere le partite, altrimenti è garantito che nel medio periodo, ma anche nel breve, si perda.
Definisci nel tuo libro il betting exchange uno strumento molto potente che può essere utilizzato: secondo te lo scommettitore medio italiano l'ha ancora capito?
Assolutamente no. Io credo che in Italia siamo all'anno zero per il Betting Exchange. Non serve molto per capirlo, non viene utilizzato correttamente da quasi nessuno e faccio notare che laddove la liquidità non è pre-esistente (perché inserita dalla società che gestisce la piattaforma), non esistono nemmeno le quote. Nei mercati secondari del tennis sui risultati esatti, non ci sono quasi mai le quote perché non sanno nemmeno crearle. Ho notato che molti non hanno proprio le basi, non sanno nemmeno dove mettere le mani, e sono la stragrande maggioranza.
Su Assopoker le recensioni dei principali bookmakers italiani: caratteristiche, bonus, etc etc
Conosci i campionati "minori" e più sconosciuti, ma puoi farci le tue anticipazioni sulla prossima Serie A e B, mercato permettendo? Chi saranno le favorite e le sorprese?

Assolutamente. Naturalmente ciò che dico va preso con le pinze perché il calciomercato chiude tra 1 mese (il 2 Settembre). In Serie A vedo naturalmente la Juve ancora favorita, ma non credo che abbia valore piazzarla vincente a 1.45! Trovo che il Brescia sia una squadra molto compatta e di ben altra tempra rispetto alle altre neo-promosse, poi magari retrocede... ma sono convinto che giocherà bene. La Roma è messa abbastanza male in difesa, e se dovesse arrivare in zona Champions sarà più per demeriti delle altre che per la sua effettiva forza.
In B l'Empoli è una delle favorite alla promozione diretta.
Ma sì, i campionati minori sono i più interessanti sia per occasioni di profitto che per altro.
Secondo te un buon piano di betting per essere sostenibile, quali caratteristiche deve avere?
Secondo me bisogna basare tutto sulla capacità di individuare valore, e bisogna utilizzare un money management titanico. Questo significa che dobbiamo poter perdere 20 partite di fila senza problemi. La Massa Pari la sconsiglio. Meglio l'Anti-Martingala o il Masaniello, ma devono essere impostati in maniera tale che la goccia d'acqua logori la montagna. Partire da un capitale, fissare un obiettivo dove si vuole arrivare e suddividere quest'obiettivo in sotto-obiettivi molto più piccoli. Questo è l'unico modo che conosco per vivere di betting serenamente.
La gestione del bankroll diventa fondamentale. Quindi dici di impostare il multimasa con rendimenti attesi bassi e molto prudenziali o ti ho interpretato male? É quello che giustamente consigli? Massima prudenza nella gestione del denaro.
Esattamente bravissimo, consiglio di costruire più Masa in maniera tale da essere prudenti e conservativi. Tipo io consiglio per chi opera di dividere il proprio bankroll in 5 masa, alla fine hai un buon rendimento e non stai a tremare, a differenza di money management più utilizzati (pensa per esempio a quanto ci voglia nella Massa Pari a recuperare una sequenza di 5-6 loss).
Vi ricordiamo sempre di non scommettere oltre le vostre responsabilità e di farlo in modo responsabile!