L'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli - nella giornata di ieri - ha comunicato ai concessionari di dover interrompere i test nelle scommesse per alcune funzionalità contenute in un Decreto già firmato dal Ministro dell'Economia Tria: cash out, asian handicap ed altre novità (annullamento scommesse per quote palesemente sbagliate, massimali vincite) che uniformavano l'offerta legale italiana a quella dei bookmakers .com. Il danno è naturalmente alla competitività dell'offerta regolamentata.
In questo Articolo:
- 1 Il Mistero del Decreto non pubblicato in Gazzetta ufficiale
- 2 Tanto clamore per nulla... ma perdita di competitività
- 3 Cash out: uno strumento che permette di controllare perdite e vincite nel live
- 4 La classica fake news (dei media populisti)
- 5 Regola numero 1 del trader: il cash out non va fatto in automatico
- 6 Un film già visto con la liquidità condivisa
Il Mistero del Decreto non pubblicato in Gazzetta ufficiale
Il problema è di natura tecnica: quel decreto, dopo alcuni articoli al veleno della stampa populista, è sparito e non è mai stato pubblicato in Gazzetta ufficiale, riportando il betting online italico indietro di qualche decennio.
I Monopoli, che sono solo un organo amministrativo e quindi meramente esecutivo, preso atto della mancata pubblicazione in Gazzetta (nonostante la firma del Ministro competente) del decreto, sono stati costretti ad interrompere i test. Senza decreto legge non si può andare avanti.
Online penalizzato da questo ennesimo stop? Non lo sappiamo ma siamo certi che coloro che scommettono in rete lo faranno lo stesso (in modo diverso e su canali diversi) e continueranno a farlo. Nel 2019, nel pieno dell'era digitale, i giusti dei "consumatori" non li puoi cambiare.
Queste funzionalità riguardano solo una nicchia di scommettitori, quelli più attenti e skillati che sono consapevoli dell'offerta. Alla fine se venivano introdotte queste novità, tutti i bookmakers avrebbero avuto la possibilità di lavorare anche su quel target. Con questo improvviso stop nulla cambia, tutto rimane come prima, il business di nicchia rimarrà sempre in mano ai soliti soggetti (probabilmente esteri) e non il contrario come qualcuno sperava.
Tanto clamore per nulla... ma perdita di competitività
In Italia a volte si fa clamore per nulla, come è successo in questo caso per l'introduzione di funzionalità scontate (cash out, Asian Handicap) che sono autorizzate da decenni in legislazioni dove vi è la più alta concentrazione di licenze (Malta, Gibilterra, UK, Curacao).
Di fatto quindi si favorisce, con queste azioni di "disturbo", la concorrenza estera e si allontanano gli scommettitori high roller italiani (in particolare per l'asian handicap) dalle reti autorizzate.
Ma, in un'analisi a parte, vi spieghiamo anche perché alla fine - dal punto di vista tecnico - vengano favorite paradossalmente soprattutto le piattaforme di live betting online (quelle indicate dal famoso articolo populista), in particolare di betting exchange (dove lo sport trading live è molto più semplice da gestire). E' un paradosso ma è così.
In particolare una delle novità più importanti, il cash out, era indigesto ad alcuni players. Non vogliamo sindacare sulle scelte ma sul risultato è inevitabile: senza dubbio negare la possibilità agli scommettitori di avere più opzioni (pensiamo all'asian handicap), li penalizza e penalizza soprattutto la competitività del mercato stesso. Alla fine a perderci è il sistema Italia.
Cash out: uno strumento che permette di controllare perdite e vincite nel live
Si tratta di una funzione che tutela lo scommettitore e che gli consente di avere un controllo maggiore sul proprio piano di betting, un controllo più responsabile (parliamo naturalmente solo di punter skillati), chi sostiene il contrario non sa neanche di cosa sta parlando, forse non sa neanche come è strutturata una scommessa o come si calcolano le quote, ma soprattutto non conosce abitudini e gusti dei punter.
Le possibilità di vincita sono senza dubbio migliori: molti scommettitori abili (ma non solo) usano il cash out durante il live event e, con disciplina, attraverso questa funzione, applicano quelli che in gergo si chiamano stop win (per garantirsi una vincita certa prima del termine dell'evento) o uno stop loss (riduzione della perdita se l'evento sta prendendo una piega non prevista). Logico che l'edge del banco si riduca, come avviene in ogni caso nel live (non a caso i payout sono molto più alti). Ci ha pensato la stampa populista a stroncare tutto ma ha penalizzato chi è meno skillato, chi ha più bisogno di tutele.
La classica fake news (dei media populisti)
E' infatti uno strumento a tutela del giocatore (aumenta il suo edge contro il banco nel lungo periodo) che alcuni media populisti (dimostrandosi totalmente incompetenti in materia) hanno presentato invece come la classica funzione che incentiva il gioco (solita storiella raccontata al populino ma fake news spudorata) e induce il bettor a scommettere di più. In realtà lo scommettitore medio punterà a prescindere dal cash out automatico (visto che lo può calcolare manualmente...).
In realtà (la storia fa sorridere), come detto, il cash out può essere anche applicato lo stesso con dei semplici calcoli matematici (non serve neanche un diploma di terza media). Quindi si è fatto tanto rumore per nulla, come sempre.
Regola numero 1 del trader: il cash out non va fatto in automatico
Vi dico di più: chi è mediamente esperto nel live betting, il cash out non lo fa in automatico, lo applica manualmente.
Il cash out automatico è un'incognita e nel lungo periodo rischi di lasciare diversi punti percentuali del tuo ROI sul campo se ti affidi al software.
Il sottoscritto non preme mai il tastino giallo, per esempio, ma esce dal mercato solo quando le quote sono giuste e risulta conveniente vendere (lay/bancare) in base alle condizioni che presenta il mercato.
I professionisti il cash out lo applicano calcolandolo e facendo operazioni continue di compra/vendita quote online, mai schiacciando il bottone del cash out.
Nei corsi di sport trading, una delle prime cose che insegnano è proprio quella di uscire dal mercato nei live in modo del tutto autonomo.
Un film già visto con la liquidità condivisa
L'assurdità di questa storia, se ci pensate bene, riguarda il fatto che un decreto firmato da un Ministro molto influente alla fine finisca in un cassetto, a seguito solo di un articolo di giornale che sostiene l'esatto contrario di quello che succede nella realtà. Ma al potere delle sole fake news crediamo poco.
Un film già visto con la liquidità condivisa europea nel poker online due anni fa: l'Italia, promotrice del progetto (al tempo il Governo era diverso ma la storia identica) convince Francia, Spagna e Portogallo ad aderire, poi fa retromarcia a seguito di una campagna di disinformazione ben organizzata. Inutile dire altro. Stessa storia, come per il decreto delle scommesse, nonostante vi sia ancora fresca la firma del Ministro Giovanni Tria sul decreto.
Esamineremo le conseguenze di questo clamoroso stop in un'altra analisi.
Spiegazione dei termini tecnici in inglese
- Betting: scommesse
- Bookmakers: società di scommesse
- Cash Out: incasso anticipato
- Stop win: uscita dalla scommessa con tutela del capitale investito più del profitto maturato durante l’evento
- Bettor: scommettitore
- skillato: abile (che conosce la materia)
- Gambler: giocatore d’azzardo
- Sport trader: speculatore, persona che guadagna sulle oscillazione delle quote dei bookmakers o dell’Exchange
- Betting Exchange: mercato nel quale gli scommettitori si scambiano le scommesse, c’è chi punta e c’è chi banca
- Payout: la percentuale di denaro che ritorna nelle tasche degli scommettitori in vincite
- Lay: bancare una scommessa