Nella nostra rubrica W Las Vegas, troverete ogni giorno le più calde e singolari notizie che arrivano dal Nevada e dall'affascinante ma complesso mondo del gambling americano. Ci occupiamo anche oggi di betting con il coinvolgimento (in un grosso scandalo) del principale scommettitore degli Stati Uniti che ha alle spalle una storia tutta da raccontare.
Billy Walters è una figura mitologica del betting statunitense, è il terrore di molti bookmakers di Las Vegas ma è anche un gran furbacchione. Vi abbiamo raccontato come riesce a manipolare la linea delle quote di un incontro ed influenzare il mercato delle scommesse. E' uno speculatore, un big spender che lascia sempre il segno.
Fino a pochi giorni fa veniva a tutti gli effetti considerato uno squalo ma come tutti i "furbetti del quartierino" prima o poi deve fare i conti con la giustizia, anche se lui per 37 anni è riuscito a guadagnare bene con le scommesse e reinvestire nei mercati finanziari, ma in questo caso ha commesso un grosso errore.
E' stato sorpreso con le mani nella marmellata, visto che è stato accusato di insider trading e coinvolto in un grosso scandalo a Wall Street. E' stato arrestato mercoledì a Vegas e rischia fino a 20 anni di carcere.
L'accusa di Insider Trading non ci sorprende visto che Walters ha applicato nel trading la stessa logica che ha sempre usato nel betting: possedere più informazioni rispetto al mercato. Il problema è che quando si tratta di azioni l'uso di notizie riservato è un reato molto grave, soprattutto negli Stati Uniti.
IL RE DELLE SCOMMESSE IN AMERICA
La sua vita (raccontata in questo articolo) è stata molto movimentata. Negli anni '80 ebbe l'idea geniale di sfruttare i primi computer commerciali per battere gli allibratori ed i fatti gli diedero ragione, avvalendosi dei primi software rudimentali.
In Nevada è considerato una balena capace di muovere milioni per una singola scommessa.
Per quasi 40 anni ha vinto alle scommesse (chiudendo sempre in attivo) e secondo ESPN e gli sport network statunitensi riesce ogni stagione a guadagnare (in media) 15 milioni di dollari grazie non solo alla manipolazione delle quote ma ad una fitta rete di informatori che farebbe invidia a qualsiasi bookmaker.
In poche parole, è uno dei pochi, negli sport professionisti americani, a raccogliere più informazioni mirate delle società di betting di Las Vegas. Solo nel 2010, in occasione del Superbowl vinse 3.500.000$.
MERCATI AZIONARI
Ma il betting è solo uno dei suoi core business: ha diversificato le sue attività e grazie ad altre speculazioni riesce ad accumulare una fortuna ogni anno (circa 75 milioni). A seguito però delle ultime notizie che arrivano dall'altra parte dell'Atlantico, sorge il dubbio se tutti i suoi investimenti siano stati legali.
A prescindere dalla attività nel betting (che negli States è legittima solo all'interno dei casinò di Las Vegas), Walters è finito in guai seri ed un collaboratore del Dipartimento di Giustizia l'ha incastrato.
Il noto giocatore professionista di golf Phil Mickelson ha accettato di rinunciare a quasi un milione di dollari di guadagno, derivanti dalle presunte losche speculazioni di Walters.
Il Distretto Sud del Dipartimento di Giustizia di New York (lo stesso che ha messo in ginocchio nel 2011 Full Tilt e in parte PokerStars.com con il Black Friday) ha accusato Walters di utilizzare informazioni privilegiate per operazioni di trading azionario (tra il 2008 e il 2014) che coinvolgono la società Fortune 500 Dean Foods. Il principale accusatore è il procuratore capo Preet Bharara, colui che ha condotto l'inchiesta sul poker ed ha sostenuto in giudizio le accuse contro le principali rooms mondiali nel 2011.
Da queste speculazioni Walters ha guadagnato 32 milioni di dollari e le informazioni mirate e riservate raccolte gli hanno permesso di evitare perdite per 11 milioni.
GOLA PROFONDA
Ad incastrarlo le rivelazioni del presidente della società Dean Thomas Davis che si è dichiarato colpevole questa settimana per aver effettuato frodi su titoli azionari. Walters avrebbe fornito in passato a Davis capitali per finanziare iniziative imprenditoriali congiunte più un milione in prestiti che lo stesso Davis non avrebbe mai restituito. Il presidente della società era indebitato fino al collo e Walters lo avrebbe aiutato in cambio di informazioni privilegiate (questa la tesi dei procuratori).
Lo scommettitore professionista è stato arrestato mercoledì in un resort di lusso di Las Vegas. Rischia fino a 20 anni di carcere e 5 milioni di dollari di multa. Inoltre la Securities Exchange Commission (SEC) ha presentato una denuncia civile contro i due imputati per i risarcimenti.