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Peter Jackson

Flutter (Sisal-PokerStars): offerta per Snai a Playtech da quasi £2 miliardi, i motivi che spingono all'acquisizione

Un ferragosto che si fa molto caldo nel mercato dei giochi in Italia: secondo Sky News, Flutter Entertainment (gruppo proprietario di PokerStars, Sisal, Betfair, PaddyPower, Tombola, Skybet, l’asset statunitense Fanduel e molti altri brand sparsi nel mondo) starebbe trattando con Playtech per l’acquisizione dell’asset B2C della compagnia: Snaitech che in Italia opera con il famoso brand di Snai.

A che punto è la trattativa? Alcune fonti autorevoli britanniche parlando di colloqui avanzati ma non c'è stata ancora alcuna conferma tra le due parti coinvolte.

Oggi però la risposta è arrivata dalla borsa con un bel balzo: +10,5% per la società guidata dal 2018 da Peter Jackson (nella foto in copertina), architetto che - a suon di acquisizioni - ha trasformato il gruppo Betfair-Paddypower nel leader di mercato mondiale dell'online e sta rafforzando la sua presenza nel mercato delle scommesse terrestri e delle lotterie (con Sisal).

L’offerta dovrebbe aggirarsi intorno ai 2 miliardi di sterline, circa 2,3 miliardi di euro.

Perché il prezzo per Playtech è molto attrattivo

Due miliardi di sterline sono senza dubbio un prezzo importante, considerando che supera la capitalizzazione sul mercato della società israelita-britannica, mentre la capitalizzazione di Flutter è di oltre 26 miliardi.

Mercoledì mattina le azioni Playtech sono state scambiate alla borsa di Londra circa 548 penny, il che equivale a un valore di mercato di circa 1,66 miliardi di sterline.

Con Snai potrebbe fare un'enorme plusvalenza visto che ha acquistato da CVC Capital la società italiana nel 2018 per 846 milioni di euro. Al tempo, il fondatore Teddy Sagi aveva dichiarato: "compriamo Snai perché il mercato italiano è il più grande d'Europa". E i continui investimenti in Italia di Flutter sembrano confermare questa teoria.

La trasformazione di Snai

Playtech ha acquisito Snai che è sempre stata una società ibrida sia B2B che B2C. La società fondata da Ughi è stata tra le prime ad operare nel settore delle scommesse in Italia prima nell’ippica e successivamente anche nello sport (dal 1998), facendo da service provider a altre agenzie di scommesse (fornendo quote e altri servizi). Snai è nato come service provider per poi trasformarsi negli anni e diversificare anche nell’online e nel bookmaking. Una società quindi che si è sposata molto bene con la filosofia Playtech e negli ultimi anni ha mostrato anche risultati operativi interessanti.

Snaitech, che opera con il marchio Snai, ha registrato quest’anno una crescita dei ricavi del 5%, arrivando a 946,6 milioni di euro nell'ultimo esercizio finanziario, mantenendo la sua posizione tra i leader di mercato nelle scommesse sportive in Italia.

Playtech verso il ritorno alle origini B2B, perché vende? I motivi

Oltre al prezzo di vendita molto favorevole e la plusvalenza che si prospetta, Playtech avrebbe altri motivi per cedere Snai.

Come detto, una vendita dell'attività a Flutter lascerebbe Playtech come una società puramente B2B, il che probabilmente attirerebbe l'interesse di potenziali offerte.

Secondo gli analisti, Playtech venderebbe la parte B2C (Snaitech), per ritornare ad essere infatti una società di B2B pura, una compagnia di servizi per altri operatori (come del resto è con il suo asset principale nel poker con il network iPoker o con la fornitura di giochi da casinò come provider).

Un dettaglio che agevolerebbe – secondo rumors da ambienti finanziari londinesi – la vendita della stessa Playtech. Del resto il fondatore e primo proprietario, l’imprenditore israeliano Teddy Sagi, già da tempo ha diversificato sviluppando note piattaforme di Trading Online come Plus500. Nel 2016, il miliardario aveva ceduto il 12% di Playtech per 400 milioni di euro.

Gestita dall'amministratore delegato Mor Weiser, Playtech ha registrato recentemente una serie di ottimi risultati grazie all'espansione negli Stati Uniti delle sue operazioni B2B e alle eccellenti prestazioni di Snaitech.

Nel 2022, gli azionisti di Playtech hanno respinto un'offerta di acquisizione da parte del colosso australiano Aristocrat Entertainment.

Nel 2023, sono andate avanti trattative con 888 Group, quotata a Londra e ora denominata Evoke, per una fusione, ma anche in questo caso il progetto è fallito.

Flutter
Il gruppo Flutter ha una capitalizzazione di oltre 26 miliardi ed è il principale gruppo nell'online mondiale (foto Shutterstock)

Perché Flutter vuole acquisire Snai?

Flutter sta investendo nel mercato italiano in maniera decisa sia nell’online che nel terrestre, del resto il core business del gruppo, alle origini con PaddyPower, era principalmente rappresentato da una catena di betting shop sia in Irlanda che in Gran Bretagna, poi c'è stata la fusione con Betfair che ha permesso agli azionisti irlandesi di diversificare anche nell'online. Ma le radici rimangono nel business terrestre.

Quindi il gruppo rimane sensibile a quel tipo di business e con l’acquisto di Snai potrebbe sia acquisire negozi proprietari (ci sarà nel 2025 molto probabilmente un bando di gara) che mantenere il service providing di molte agenzie, oltre che rafforzare la propria presenza nelle sale VLT (vera fonte di guadagni) oltre a quelle già presenti di Sisal.

Oltre a possedere PokerStars.it che è uno degli operatori online puri più forti, Flutter ha acquistato Sisal ottenendo ottimi risultati, a tal punto che la società di Milano è ormai considerata una degli asset gioiello della multinazionale nel suo business non solo italiano ma mondiale, insieme a Fan Duel che il bookmaker statunitense. Ricordiamo che Sisal è stato il primo investimento di Peter Jackson anche nelle lotterie (pensiamo al SuperEnalotto).

L'obiettivo principale (non dichiarato) è quello di superare per fatturato aggregato e quote di mercato in Italia il gruppo Lottomatica. Sorpasso fallito con la mancata acquisizione di Planetwin per pochi dettagli.

Per Flutter, un accordo segnerebbe l'ultima tappa di un'incessante crescita aziendale supervisionata e gestita abilmente da Peter Jackson, il CEO del gruppo, a iniziare dall'acquisizione del colosso The Stars Group (Pokerstars, SkyBet e Full Tilt).

Di recente la società ha spostato la sua quotazione principale da Londra a Wall Street negli Stati Uniti.

Perché l'operazione con Snai era nell'aria

Flutter punta forte su tre mercati: l'Italia (Sisal, PokerStars, Snai?) e gli Stati Uniti (con il bookmaker FanDuel) più il Brasile (con PS).

L’acquisizione di un altro asset italiano era nell’aria, considerando che ha mancato di un soffio l’incorporazione di Planetwin (altro bookmaker forte anche con negozi e agenzie di scommesse) ceduto ai rivali del gruppo Lottomatica-Goldbet.

Ancora non si conoscono i dettagli di come potrebbe svilupparsi l’operazione se vi sarà una futura fusione Sisal-Snai, oppure Snai verrà direttamente acquisita da Flutter.

Nel prossimo articolo analizzeremo proprio come l’acquisto di Snai potrebbe rompere gli equilibri tra il gruppo Flutter e Lottomatica nell’online e nel mercato del betting terrestre ma anche del poker online. Seguiteci!

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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