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Ben Affleck

"Che dici se ce la giochiamo a No Limit?" Quella volta in cui Ben Affleck fu ripulito al cash game

La passione per il poker e per il gioco in generale di Ben Affleck non è certo un mistero. L’attore, che ha riconosciuto da tempo il suo problema con l’alcol, ha partecipato a numerosi tornei, anche alle World Series of Poker.

Secondo Molly Bloom, Affleck era uno dei tanti attori che partecipavano alle famigerate partite high stakes, degenerate a tal punto da far intervenire addirittura l’FBI. Il Texas Hold’em, infatti, è uno dei giochi preferiti dall’attore.

 

 

“Il VIP più gentile che c’è”

Houston Curtis qualche mese fa aveva smentito la ricostruzione di Molly Bloom, ridimensionandone il ruolo in quelle folli partite cash, ma riconoscendo che Ben Affleck era uno dei partecipanti. A proposito dell’attore, Curtis ha condiviso un ricordo molto particolare.

“Di tutte le celebrità con cui ho giocato a poker, Ben Affleck è una delle più gentili, generose e alla mano”, scriveva lo scorso aprile sulle pagine di Cardplayer, definendo l’attore come un “avversario formidabile che gioca per vincere”.

Ovviamente non è sempre stato così, perché chiunque si avvicini per la prima volta al Texas Hold’em deve passare, giocoforza, un periodo di “apprendistato” in cui è vulnerabile ai giocatori più esperti. Se poi questi sono dei veri e propri pro di poker, il rischio batosta è dietro l’angolo…

Ben Affleck all’Hollywood Park

Curtis racconta di una partita in particolare, svoltasi anni fa all’Hollywood Park di Los Angeles. Si giocava al tavolo di Pot Limit Hold’em, che per l’occasione – cioè l’arrivo di Ben Affleck appunto – aveva alzato i limiti, portandoli da $5/$5 a $10/$20.

La notizia della partecipazione di Affleck aveva attirato parecchi squali, come ad esempio il copiato Amir Vahedi, ma anche un giovanissimo Antonio Esfandiari (all’epoca semi-sconosciuto) e il campione del mondo Huck Seed.

La proposta indecente

Ad un certo punto della serata, che stava scorrendo liscia tra una risata e l’altra, Ben Affleck rilancia pre-flop e subisce il re-raise da parte di Gabe Thaler.

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In quel periodo, Thaler era uno dei giocatori più forti di NLHE nel cash game, abituato a bazzicare tutti i principali tornei americani semplicemente nell’attesa che i professionisti ne venissero eliminati, per sedersi al tavolo cash con loro e spillargli altri soldi.

Ad ogni modo, il flop è 7-carta alta. Ben Affleck si alza dalla sedia e naturalmente tutti gli occhi della poker room sono per lui: “Che ne pensi se questa mano la giochiamo No Limit?”.

Ben spennato a dovere

Curtis spiega come non era certo una richiesta convenzionale, quella di trasformare una mano di Pot Limit in No Limit, addirittura dopo che il dealer aveva già girato il flop. Da sottolineare come non si trattasse di una partita privata, ma di una sessione cash in un vero e proprio casinò – dove di solito non sono i giocatori a stabilire le regole!

Prima che il floorman venisse chiamato, tuttavia, Thaler rispose: “È una proposta legittima?”.

“Assolutamente!”, replicò Ben Affleck sorridendo.

L’attore dunque andò all-in. Thaler chiamò e allo shodown la sua coppia di donne batteva già la pocket pair di 9 del suo avversario, che non trovò aiuto né dal turn né dal river.

In quella mano, Ben Affleck perse tutto lo stack, ma imparò una bella lezione: mai sfidare un pro player, se non sai quel che fai!

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