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"Cinque lezioni di vita che ho imparato giocando a poker"

"Cinque lezioni di vita che ho imparato giocando a poker"

Diego Oliveira Sanchez è un imprenditore e fisico spagnolo che attualmente sta lavorando per il colosso petrolifero British Petroleum al fine di ottimizzare l’estrazione nel Nord del Canada. Parallelamente continua ad amministrare Foodswiper, app di successo di cui è co-fondatore. Forse vi starete chiedendo cosa possa centrare la sua storia con un portale che si occupa di poker, e in tal caso la domanda sarebbe più che legittima. Il motivo per cui oggi vi parliamo di Diego è che questo ragazzo è anche un grande appassionato di Texas Hold’em, disciplina che gli ha permesso di ripagarsi interamente i costosissimi studi all’Imperial College di Londra nel 2012. Prima di iniziare a leggere nel dettaglio le sue interessanti considerazioni, ecco in estrema sintesi i suoi consigli e considerazioni: 1 - Non devi per forza essere il migliore per vincere 2 - La mano giusta non arriva mai al momento giusto 3 - Se vuoi vincere, devi giocare 4 - Sono richieste sia abilità tecniche che personali 5 - Vinci tanto una volta, non poco tante volte
Le motivazioni peggiori per giocare a poker

Le motivazioni peggiori per giocare a poker

Il poker può essere divertimento, sfida, una forma di arrotondamento o addirittura una professione, e una volta che vi siete acquisiti il diritto di partecipare a una partita nessuno può costringervi a concepirla in modo diverso dai vostri desideri: ciascuno ha giustamente le proprie motivazioni. Fatta questa doverosa premessa, è anche vero che alcuni atteggiamenti … Continued
Il progetto Pokermapper "sfonda" a Las Vegas!

Il progetto Pokermapper "sfonda" a Las Vegas!

Ricordate l'app che, in un prossimo futuro, potrebbe dirci se siamo o meno in condizione psicofisica di giocare profittevolmente a poker? Bene, il progetto sta andando avanti e ha anche ottenuto un prestigioso riconoscimento internazionale. Si chiama Pokermapper, gruppo di ricerca che coinvolge studiosi e docenti di due importanti atenei europei come l'Università di Milano-Bicocca … Continued

Il poker online e la psicologia di un "fish"

Con l'avvento del cash game online i tavoli da poker, specie ai limiti più bassi, si sono popolati di giocatori al momento piuttosto impreparati, che compiono giocate fantasiose, matematicamente sbagliate e spesso insensate agli occhi di chi abbia compreso almeno le basi: perché allora un fish è tale?
Psicologia e poker: gli HUD e l'effetto alone

Psicologia e poker: gli HUD e l'effetto alone

L'avvento degli HUD nel poker online ha certamente portato benefici sensibili per i grinder, che forti di un buon numero di informazioni sugli avversari hanno aumentato mediamente il numero di tavoli su cui giocano, rischiando però di porre meno attenzione al gioco e quindi di incappare in quello che in psicologia viene definito “effetto alone”.
Il poker e la ricerca della strategia ottimale

Il poker e la ricerca della strategia ottimale

Tom Dwan lo sa bene: per eccellere nel poker bisogna andare oltre gli schemi di gioco consolidati. Se infatti, citando il nostro "scienziato", “il giocatore vincente non appartiene alla massa, ma vince soldi alla massa” è anche perché non si accontenta di soluzioni precostituite, magari dettate da altri e generalmente considerate valide.
"Oggi perderai": in arrivo l'app per capire se siamo in grado di giocare a poker?

"Oggi perderai": in arrivo l'app per capire se siamo in grado di giocare a poker?

Ricordate la distopica Washington di “Minority Report”, dove una speciale task force cercava di bloccare gli individui prima che commettessero un crimine? Presto potrebbe succedere qualcosa di simile anche nel poker... Nei mesi scorsi avrete forse sentito parlare di Pokermapper, un progetto di ricerca scientifica curato dall' Università di Milano-Bicocca e della svedese Dalarna University, … Continued
Psicologia e poker: la motivazione nei periodi bui

Psicologia e poker: la motivazione nei periodi bui

Giocare a poker con costanza risulta piuttosto semplice quando le cose filano tutte per il verso giusto: pochi scoppi subiti, punti chiusi pagati da mani inferiori, bluff andati in porto assieme ad altri sventati e sessioni costantemente chiuse in attivo non possono che motivare il grinder, ma che succede quando questo quadro ideale viene squarciato?
L'insostenibile lusso dell'essere stupidi

L'insostenibile lusso dell'essere stupidi

Fino a ieri, ero convinto che il maggior lusso che ci si potesse concedere nel poker fosse mangiare sushi sul corpo di una modella coreana sdraiata sul cofano di un SUV bianco, mentre il vostro autista scandinavo aziona il tergicristalli facendo pulizia con del Moet et Chandon, che schizza sulla modella, aromatizza il nigiri e … Continued