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WSOP tasse: che mazzata per il francese Labat costretto a pagare il 44% al fisco, Cynn perderà $3,8 milioni!

WSOP tasse: che mazzata per il francese Labat costretto a pagare il 44% al fisco, Cynn perderà $3,8 milioni!

Gli esperti fiscalisti dello studio "Clayton Financial and Tax" di Las Vegas, come vuole tradizione, hanno pubblicato anche quest'anno l'analisi sugli oneri fiscali che dovranno rispettare i finalisti del Main Event WSOP. E' stata una delle edizioni con più giocatori al via, ben 7.874 concorrenti ed il montepremi del final table è stato da paura ed ha rappresentato un bel business per le agenzie fiscali.
L'ex sottosegretario Baretta: "fuga concessionari? Rischio obiettivo, come ricorsi e risarcimenti con ban totale pubblicità. Ci vuole normativa europea"

L'ex sottosegretario Baretta: "fuga concessionari? Rischio obiettivo, come ricorsi e risarcimenti con ban totale pubblicità. Ci vuole normativa europea"

Il nostro Claudio Zecchin ha intervistato in esclusiva Pier Paolo Baretta, sottosegretario con delega ai giochi nei due precedenti Governi. Negli ultimi 5 anni Baretta ha ridotto il parco slot del 30%, con una forte politica di contrasto alla ludopatia. Auspica l'ex vice ministro che il problema sia discusso a livello europeo perché il rischio della fuga dei concessionari è "obiettivo" così come quello di "ricorsi e risarcimenti danni" oltre ad una forte ricaduta occupazionale. Dalle sue parole si evince grossa preoccupazione per la tenuta del mercato online legale, dopo quasi 20 anni di evoluzione normativa, rischiano di saltare gli equilibri.
I concessionari preannunciano ricorsi: Leo Vegas: "andiamo in Corte Europea, ban non costituzionale, chiederemo i danni"

I concessionari preannunciano ricorsi: Leo Vegas: "andiamo in Corte Europea, ban non costituzionale, chiederemo i danni"

Niklas Lindahl country manager di Leo Vegas Italia ha preannunciato ricorso alla Corte di Giustizia Europea contro il ban sulla pubblicità, con richiesta danni dopo ingenti investimenti negli ultimi anni sostenuti dalla sua azienda che ha regolare concessione italiana. Ma ci risulta che molti concessionari siano sul piede di guerra e pronti ad agire legalmente.