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3-bet bluff al flop in un torneo: l’analisi di ‘Assassinato’

Alex Fitzgerald non si lascia assassinare poi così spessoAlex Fitzgerald è certamente un giocatore che, nei tornei di poker, ne ha viste e provate un po’ di tutte: nonostante questo “Assassinato” non perde occasione per cogliere nuovi spunti che gli consentano di migliorare ulteriormente, ed una mano giocata di recente è l’oggetto di alcune sue riflessioni.

Lo statunitense sta giocando un torneo del WCOOP di No Limit Hold’em da 215 $: da UTG Alex decide così di aprire a 12.025 a 9 , avendo uno stack di partenza pari a 248.000 fiches.

Ripensandoci, Fitzgerald sa che si tratta di un’apertura marginale: “In un tavolo da nove giocatori, è difficile essere chiamati da mani dominate, il fatto che abbiamo un asso come blocker ha scarsa importanza, e le nostre reversed implied odds sono enormi”. Qualcuno chiama, il giocatore in posizione di UTG+2.

I due non hanno history in comune, ma Alex gli ha visto giocare passivamente mani medie, spesso mostrando allo showdown carte discutibili. Non si tratta insomma di un avversario temibile, ma che per contro non sembra incline a foldare facilmente.

Il flop è 4 k 6 . Alex pensa che puntare sia la scelta migliore: “Qui il mio avversario avrà spesso dei suited connectors ed anche tutta una serie di broadways, quindi una larga parte del suo range avrà mancato questo board, ed inoltre il nostro valore di showdown è trascurabile”.

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Piazza quindi una continuation bet da 18.025, ma il suo avversario per tutta risposta rilancia fino a 48.000, lasciandolo interdetto. “E’ la prima volta che gli vedo fare una giocata simile – ammette – e visto l’ammontare del rilancio, piuttosto grande e con una size netta, dovrei tendere a credergli”.

Ma poi fa anche altre considerazioni: “Mi ha rilanciato istantaneamente, ma con cosa può farlo? Non credo lo faccia quasi mai con top pair, forse giusto con AK. Potrebbe aver deciso di intrappolarmi con AA, ma abbiamo un blocker, così come l’asso di fiori in mano nostra esclude tutte le sue combo di nut flushdraw”.

Ci potrebbero naturalmente essere altre mani, che però Alex tende ad escludere: “Naturalmente può farlo con set, ma si tratta di poche combo, e non credo rilanci dei flushdraw non nut. Anche la tempistica del rilancio ha il suo peso. Se avesse avuto set magari si sarebbe preso del tempo, per mostrare una qualche esitazione. In sostanza, il suo range “vero” qui a mio avviso è molto stretto, polarizzato su set, AA ed alcune combo di AK”. Tutto il resto è un bluff.

Per questa ragione, Alex decide di 3-bettare, ma non molto: “Ho controrilanciato fino ad 80.000, perché se la mia stima del suo range è corretta non ho bisogno di fare di più per farlo foldare. Ha passato nel momento stesso in cui ho 3-bettato, ma questo significa poco. Non riesco neppure a contare le volte in cui questa giocata si è rivelata un disastro“. Questa volta, tuttavia, è andata bene.

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