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Com. Tributaria Lombardia: “no a tassazione su vincite all’estero”

Dopo i primi mesi di incertezze, i Giudici tributari italiani oramai applicano in maniera chiara e in modo univoco la giurisprudenza della Corte di Giustizia Europea, riguardo alle vincite maturate nei tornei di poker nei casinò dell’Unione. I giocatori italiani possono tirare un bel sospiro di sollievo.

La sentenza “Blanco-Fabretti” fa “giurisprudenza” e l’inchiesta “All in” perde pezzi ogni giorno. Le fiamme gialle hanno contestato ad un centinaio di poker players italiani, le vincite incassate nel 2008, fuori dai confini del nostro paese.

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Cristiano Blanco in compagnia di uno dei giocatori italiani più vincenti di sempre: Max Pescatori

Ma lo stop è arrivato il 22 ottobre 2014, con la prima sentenza della Corte di Giustizia Europea (riguardo i giocatori italiani) che ha dato ragione ai due players romani Blanco e Fabretti. Da quel momento si è aperta la strada per una serie di sentenze favorevoli ai giocatori azzurri nei vari gradi di giudizio, con qualche rara ed iniziale eccezione.

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L’ultimo autorevole precedente arriva dalla Commissione Regionale Tributaria della Lombardia, sezione di Milano, come segnala l’agenzia Agimeg.

Per i giudici lombardi, le vincite non possono essere oggetto di tassazione diretta: nel caso contrario verrebbero lesi i principi di  discriminazione e di eguaglianza, visto che non sono mai stati contestate tali vincite nei casinò italiani.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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