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Germania: i poker pro devono pagare le tasse sulle vincite

eduard-scharfEduard "Eddy" Scharf è un noto giocatore tedesco di poker, vincitore di due braccialetti alle World Series. Esercita la professione da 20 anni e nella sua onorata carriera ha incassato 1,3 milioni di dollari in vincite lorde nei tornei live. Dall’anno scorso è entrato nel mirino del fisco.

Le autorità tedesche contestano a Scharf le vincite lorde non dichiarate (comprensive dei costi di iscrizione), indicate nel database di Hendon Mob ed inoltre i proventi maturati in questi anni dai contratti di sponsorship e dall'attività di commentatore televisivo.

In Germania i profitti derivanti dal gioco d'azzardo non sono tassabili ma per l'Agenzia delle Entrate teutonica il poker è un gioco d'abilità. Il noto player ha presentato ricorso nel 2011 e contestato l’applicazione della legge federale del 2008. 

Secondo poker.de, la linea difensiva di Scharf mirava a provare che le vincite erano state determinate dal caso e dalla fortuna, pertanto il poker doveva essere ritenuto dalla Commissione tributaria un gioco d'azzardo a tutti gli effetti. "Chiunque può vincere un torneo. Soprattutto i grandi eventi sono vinti sempre da dilettanti. Decide la fortuna" ha sostenuto Scharf nella sua sciagurata memoria difensiva.

La teoria presentata dal player tedesco però non ha convinto la Commissione tributaria di Colonia, che ha dato ragione all'Agenzia delle Entrate. Eddy Scharf è pronto a ricorrere alla suprema corte federale ma la sua ‘azzardata’ tesi difensiva suona come un autogol clamoroso. 

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Forse era meglio allinearsi a quanto sostenuto dall’Agenzia Fiscale tedesca (“il poker è un gioco d’abilità”) e cercare di ottenere la detrazione delle spese e delle perdite da gioco (come in Spagna). Svolgendo un’attività professionale a tutti gli effetti, Eddy Scharf avrebbe diritto a dichiarare il reddito netto (e non le vincite lorde).

Dopo Spagna, Francia e Belgio anche un tribunale tedesco quindi prende posizione sulla delicata questione della tassazione dei giocatori professionisti. Secondo l'edizione online del tabloid tedesco Spiegel, il precedente di Colonia chiarisce una fattispecie fino ad ora molto controversa e che coinvolge indirettamente oltre 100 giocatori di poker tedeschi professionisti. L'ex campione del mondo Pius Heinz, alla vigilia del final table del Main Event WSOP, ha aggirato il problema diventando residente a Vienna, in Austria.

La Commissione Tributaria di Colonia ha sottolineato che "i profitti per un pro sono soggetti all'imposta sul reddito”. Non devono invece dichiarare alcuna vincita i giocatori dilettanti o occasionali. Il ricorrente invece è un noto professionista che vive solo di poker da parecchi anni e pertanto deve dichiarare le proprie vincite.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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