Se in Italia non vi è - almeno al momento - la volontà di disciplinare un settore problematico come il poker sportivo live (nonostante esista dal 2009 una normativa in vigore), dalla patria del Texas Hold'em arrivano segnali del tutto opposti: è stato presentato nel mese di dicembre un nuovo disegno legge: "Poker Texas Gaming Act del 2013" che prevede anche una corposa offerta di cash game.
L'iniziativa è a firma del senatore dello Stato del Texas Eddie Rodriguez. Lo scopo è quello di disciplinare l'offerta del poker live, vietando però ogni forma di azzardo su internet.
In passato era stato previsto l'uso di tavoli da poker elettronici ed anche il disegno legge di Eddie Rodriguez prevede un divieto assoluto di questa modalità. Ma a Dallas e dintorni stanno avvertendo la necessità di regolamentare il settore per mettere fine alle bische.
Per il senatore, il poker verrebbe riconosciuto come un gioco d'abilità e non una lotteria o d'azzardo.
La legge prevede l'assegnazione di licenze a circoli, sale bingo e case da gioco gestite dalle tribù locali che avrebbero la possibilità di gestire tavoli per 24 ore al giorno: un’esclusiva riservata solo a loro.
Come anticipato ci sarebbe l'opportunità di offrire action con tavoli aperti di cash game senza limiti, con un rake del 10% e un Cap di 4 dollari. Per i tornei il tetto massimo del buy-in è di 100 euro.
Gli operatori - nel caso dovesse essere approvata la legge - saranno tassati con un'aliquota del 18% da calcolare sui ricavi lordi (rake).