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Reynad

Reynad, il bad boy di Hearthstone: dal poker al ruolo di CEO dei Tempo Storm a soli 25 anni

Da Magic: The Gathering al poker, dal poker ad Hearthstone. Sembra un percorso piuttosto battuto ultimamente, vero? Oggi vogliamo parlarvi di Reynad, uno dei personaggi più interessanti del panorama competitivo proprio di Hearthstone.

La sua è una storia davvero interessante, perché in fondo è un po’ la storia di Hearthstone stesso. Possiamo tranquillamente che Reynad e il gioco della Blizzard sono cresciuti insieme, contribuendo l’uno alle fortune dell’altro.

Reynad, dall’Ucraina agli States

Andrey Yanyuk, il vero nome di Reynad, nasce in Ucraina venticinque anni fa. A sei anni,con madre e fratello, si trasferisce nel Minnesota. Cresciuto a pane e Gameboy e Nintendo 64, a 13 anni Reynad è già un discreto programmatore, col sogno di fare carriera come game designer.

A 15 anni, durante un viaggio nel suo paese natio, Reynad conosce Magic: The Gathering e se ne innamora perdutamente. Quando torna negli States, comincia a partecipare a vari tornei. Ed è proprio grazie al gioco della Wizards of the Coast che entra a contatto col mondo del poker.

A scuola non va tanto bene. Andrey è così preso dai giochi di carte da trascurare lo studio. A 18 anni la decisione inevitabile: lasciare casa. Si trasferisce a Nashville per qualche mese, poi torna nel Minnesota, ma sempre con la vita che ruota attorno alle carte.

L’incontro con Twitch

Nel 2012, Reynad comincia a fare dirette streaming su Twitch delle sue partite di Magic. Presto diventa uno dei nomi più chiacchierati in circolazione, ma la sua carriera si interrompe bruscamente per un tentativo di cheating scoperto.

Andrey, infatti, tenta di inserire una carta non dichiarata in uno dei suoi mazzi, durante un torneo, ma viene beccato e sospeso. Invece di fare ammenda, Reynad va sui social network e si lamenta delle regole imposte dalla Wizards of the Coast… che gli allunga il ban fino a 18 mesi.

Mentre il personaggio-Reynad, cinico e caustico, comincia a fare sempre più proseliti, l’allontanamento da Magic (“ma già avevo in mente di cambiare”, ha dichiarato in una recente intervista) gli apre le porte di un nuovo gioco: Hearthstone, appunto.

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“Il Creatore di Hearthstone”

Reynad o lo si ama o lo si odia, per il suo atteggiamento un po’ spaccone, di chi è consapevole che senza RNG vincerebbe tutte le partite (qualcuno ha detto Phil Hellmuth?) e non ha alcun problema a ribadirlo ad ogni occasione.

Quel che è certo è che la sua influenza sul mondo di Hearthstone è stata ed è ancora pesantissima. È lui, nel 2014, a inventarsi una tipologia di mazzo destinata a fare storia: lo Zoolock.

Si tratta di un mazzo Warlock, riempito di creature e bestie aggressive e a basso costo, con cui cercare di chiudere le partite entro i primi turni. Addirittura in Corea, una delle patrie degli eSports (con Cina e USA), lo Zoolok è semplicemente conosciuto come “il mazzo di Reynad”.

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All’ultimo Dreamhack di Austin, una delle casterCora Georgiu – commentando i match di Reynad in diretta Twitch ha definito l’ucraino come ‘The Creator of Hearthstone’. Ogni traduzione sarebbe superflua…

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Reynad in streaming

I TempoStorm

Nel 2014, Reynad fonda i TempoStorm, un team di giocatori professionisti di Hearthstone, capendo prima di tutti le potenzialità della scena competitiva di questo nuovo gioco: “Hearthstone era nuovo su Twitch”, racconta Andrey, “ma io no. Sapevo cosa mi piaceva e cosa no e venivo dall’esperienza di Magic.

Ero consapevole che non si poteva semplicemente fare streaming a tempo indeterminato. Quindi pensai: “Cosa posso fare per salire al livello successivo?” La risposta fu crearmi un brand.

Oggi Reynad è diventato CEO dei TempoStorm, che nel frattempo hanno ampliato i propri orizzonti affiancando al team di Hearthstone anche squadre di professionisti di  Overwatch, FIFA, Super Smash Bros, Heroes of the Storm e World of Warcraft.

“Gli eSports supereranno lo sport tradizionale”

Oggi gli eSports sono un movimento in rampa di lancio, visto con sempre maggior interesse dagli occhi degli sponsor. Ma Reynad, con il suo background, ha ben chiara la situazione dell’industria in questo momento.

“Una delle cose che penso di aver fatto bene è aver assunto i migliori in tutti i ruoli. Il nostro staff è molto più intelligente. Tuttavia girano un sacco di soldi investiti male, c’è molta gente che si è fatta prendere negli eSport ma non necessariamente sta investendo nei punti giusti”.

Infine, una previsione: “Nonostante ciò, gli eSport in generale continueranno a crescere esponenzialmente e supereranno gli sport tradizionali più velocemente di quanto la gente possa pensare.

E se lo dice Reynad, c’è da credergli.

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