In una storia che sembra uscire da un romanzo di truffe e colpi di genio, un tabaccaio di Torino e la sua famiglia sono finiti al centro di un'inchiesta della Procura di Torino, svelando un presunto sistema per "sbancare" la lotteria. Una vicenda che richiama alla mente di antichi stratagemmi e trucchi per vincere al gioco del Lotto. A seguito di una perquisizione sarebbero state trovate anche migliaia di euro in banconote cash.
Nelle fasi iniziali dell’inchiesta sul tabaccaio di Torino, i Procuratori della Repubblica pensavano a un colpo di genio, a un trucco matematico che aiutasse a coprire gran parte delle combinazioni, come ci hanno insegnato nella storia diversi personaggi (in particolare il matematico rumeno Stefan Mandel capace di vincere 14 volte alla lotteria) che hanno sfruttato in passato alcuni leaks dei concorsi a premi a estrazione. In realtà, approfondendo le indagini, hanno ravvisato – in base alla ricostruzione del quotidiano La Repubblica – la consumazione di alcuni potenziali reati.
I giornalisti del gruppo Gedi hanno avanzato delle ipotesi: "E a quanto pare un tabaccaio di Torino, con i suoi familiari, era riuscito a inventare un sistema per sbancare la lotteria. Alla fine, il più geniale di tutti. Giocava tutto il giorno, così come i suoi parenti, finché qualcuno non vinceva qualcosa. E a furia di stampare schedine dal mattino alla sera, la fortuna, per forza di cose, gli aveva sorriso. Portandogli vincite anche da 100 mila euro".
"Il problema, è che il tabaccaio non avrebbe mai pagato l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per le schedine giocate. Non solo, non avrebbe mai versato, dopo ogni vittoria, la percentuale di denaro dovuta allo Stato (tassa sulla fortuna, ndr). A Torino non sarebbe stato l’unico a mettere in atto il trucchetto. Ci sarebbero altri tabaccai ad avere tentato di “frodare” il sistema. Almeno due".
La pm Fabiola D’Errico sta indagando sull'ipotesi di un grande raggiro.
In questo Articolo:
Consulta le nostre guide comparative
- 1 Lotto: il "sistema" del tabaccaio e la denuncia di ADM
- 2 Il tabaccaio non ha versato le tasse sulle vincite
- 3 L'inchiesta sulle schedine non pagate e vincite non contabilizzate
- 4 Ipotesi di reato oppure ci sono altri tipi di problemi?
- 5 L'approccio responsabile al gioco
- 6 In Italia c'è anche il gioco online che è più monitorato
Lotto: il "sistema" del tabaccaio e la denuncia di ADM
Questa singolare vicenda è nata da una denuncia dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) che ha ravvisato dei notevoli ammanchi nella raccolta del lotto e delle lotterie nella provincia del capoluogo piemontese.
Il tabaccaio torinese, insieme ai suoi familiari, avrebbe messo a punto un metodo insolito ma - almeno all'apparenza - "efficace": giocare ininterrottamente, dal mattino alla sera, stampando schedine a raffica finché la fortuna, ineluttabilmente, non avrebbe bussato alla sua porta. Una strategia che, stando alle voci che circolano, avrebbe fruttato loro vincite anche di centomila euro. Il problema è che tutte le schedine giocate non le avrebbe pagate almeno nell’immediato come richiede il regolamento. Si tratta solo di un problema di registrazione o di veri flussi di cassa bruciati dalle schedine perse?
Dalle indiscrezioni riportate dalla stampa locale però sembra evincersi che questo metodo potrebbe aver coinvolto anche lotterie istantanee e non solo il gioco del lotto, considerando che le estrazioni avvengono 3 giorni la settimana più c'è una estrazione extra per l'alluvione, mentre nel lotto istantaneo si gioca, in pratica, a tutte le ore.
Il tabaccaio non ha versato le tasse sulle vincite
Tuttavia, il lato oscuro di questa vicenda emergerebbe nel momento in cui si scopre che il tabaccaio non avrebbe mai versato le dovute tasse e percentuali ai Monopoli e al fisco.
Questo comportamento, però, sembra non essere un caso isolato, poiché altri tabaccai della zona avrebbero tentato strade simili, dalle indiscrezioni che filtrano dalla Procura.
L'ipotesi di un vasto raggiro ha spinto i magistrati piemontesi ad avviare un'indagine, con la Guardia di Finanza che ha recentemente perquisito alcune tabaccherie, consegnando avvisi di garanzia a due tabaccai coinvolti. La ricerca di prove ha coinvolto non solo i negozi ma anche le abitazioni private, con la scoperta in un caso di oltre 30 mila euro in contanti, ora al centro dell'attenzione degli inquirenti.
L'inchiesta sulle schedine non pagate e vincite non contabilizzate
L'indagine è scaturita da una segnalazione dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che aveva notato delle anomalie nei conti delle tabaccherie di Torino. Schedine non pagate, vincite non contabilizzate, e un flusso finanziario sospetto. Da Roma è partito un esposto, e la procura torinese ha iniziato a tirare i fili, scoprendo che una famiglia sembra aver giocato d'azzardo in modo compulsivo, al di là delle regole e delle normative fiscali.
Inizialmente – come detto - si pensava - a un trucco matematico geniale. Ma, attraverso l'osservazione dei sospettati, emerge una realtà più semplice e, in almeno un caso, più “compulsiva”. Il tabaccaio avrebbe giocato in maniera ossessiva, stampando schedine evitando però di venderle ai clienti, pensando di passare inosservato. Un comportamento che, se provato, potrebbe avere ripercussioni legali, considerando il ruolo di pubblico ufficiale del tabaccaio quando si tratta di gestire il gioco del Lotto.
Secondo una sentenza del Tribunale di Cagliari del 2014 (la numero 1626), il “tabaccaio per tale attività agisce come pubblico ufficiale e il denaro versato entra subito nella disponibilità della Pubblica Amministrazione”. In questo caso l’esercente fu condannato per peculato per il ritardo nel versamento del denaro. E’ diverso il caso di Torino visto che in questo caso il titolare della tabaccheria sembra che scommettesse per suo conto quindi non avesse ricevuto alcun denaro dai clienti. Ma lui era tenuto a farlo al momento delle puntate e non l'ha fatto (almeno così sembra).
Ipotesi di reato oppure ci sono altri tipi di problemi?
L’'inchiesta è ancora in corso, e gli investigatori cercano di capire se dietro queste vincite e i contanti ritrovati ci sia il frutto di reati o semplicemente un problema di registrazione e ritardi negli incassi da parte di un negoziante un po' “troppo appassionato” al gioco d'azzardo.
E’ probabile che il tabaccaio, sviluppando una dipendenza, abbia fatto il passo più lungo della gamba: non riuscendo a vincere quanto abbia iniziato a non versare più il denaro scommesso.
Nota bene: l'immagine di copertina è solo un'elaborazione frutto della nostra fantasia e non ha nulla a che a vedere con le persone coinvolte in questa storia.
L'approccio responsabile al gioco
Come sempre su questo sito vi ricordiamo che giocare per guadagnare denaro “facile” è un’illusione e un atto irresponsabile e molto pericoloso. E’ necessario agire sempre con responsabilità e, se volete scommettere, fatelo solo per una minima parte del denaro che nelle vostre disponibilità, denaro che in genere usate per i vostri hobby. E’ importante la gestione finanziaria responsabile quando si punta.
In Italia c'è anche il gioco online che è più monitorato
Senza dubbio per evitare questo tipo di dinamiche, si può giocare alle lotterie e ai casinò games online sui siti concessionari autorizzati in sicurezza, visto che prima di puntare è necessario avere le disponibilità sufficienti sul proprio account che viene costantemente monitorato, senza l’intermediazione di nessuno. Il gioco online è trasparente e in caso di anomalie l'ente regolatore (ADM) può rilevarle in un arco di tempo molto breve.
Abbiamo pubblicato una guida completa sui migliori siti di casinò online legali che offrono bonus di benvenuto sul primo deposito.: