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Antonius non si ferma più: 7 milioni di dollari nel 2009

Patrik Antonius, il player piu' vincente nel 2009 finoraE’ certo l’anno della sua definitiva consacrazione. L’altra notte, registrando un profitto di 322.000 $ ai tavoli Mixed Game di Full Tilt Poker, Patrik Antonius ha superato la fatidica quota dei 7 milioni di dollari di profitto nell’arco di questo 2009. E siamo solo ad inizio novembre.

Altra cosa impressionante, al di là della cifra che già lo sarebbe abbastanza, risulta il numero di mani giocate, il terzo in assoluto dietro soltanto a Tom Dwan e Gus Hansen. Che tuttavia quest’anno sono in caduta libera. Il finlandese ci ha messo 148.020 mani per ottenere un trionfo simile, e si tratta di mani tutte giocate ai massimi livelli e solo contro i migliori al mondo.

Il paragone con lo scorso anno appare improponibile: 104.000 mani giocate nel 2008, per un profitto di “appena” 1.346.000 $. Il Patrik Antonius versione 2009 appare dunque inarrestabile, e rischia di superare il record di Phil Ivey dello scorso anno, che raggiunse quota 7 milioni 335.000 dollari.
Sappiamo che a questi livelli perdere alcune centinaia di migliaia di dollari nell’arco di una singola sessione è storia di ordinaria follia anche per i migliori, dunque bisogna sempre essere cauti. Ma onestamente, appare scaramantico più che realistico pensare che nei prossimi due mesi che ancora ha a sua disposizione Antonius non possa incrementare quanto già accumulato.

D’altra parte, Patrik ha dimostrato a più riprese di farsi valere tanto al Pot Limit Omaha che al No Limit Hold’em, e adesso che l’azione si è spostata ai tavoli Mixed Games il suo edge nei confronti degli avversari anziché affievolirsi pare addirittura aumentato. Ivey a parte, dunque, nessuno pare in grado di riuscire ad impensierirlo seriamente.

Anche perché, come più volte sottolineato in questi mesi in cui abbiamo seguito l’azione dei tavoli più caldi della rete, la forza di Patrik Antonius sta non tanto e non solo in una tecnica di gioco invidiabile, quanto piuttosto in una concentrazione che davvero non sembra conoscere cedimenti.

Come spesso amiamo ripetere, non certo per voler essere monotoni quanto per ribadire un concetto essenziale, nel poker vince chi riesce a commettere meno errori e a massimizzare quelli degli avversari. Appare evidente come a quei livelli i margini di errore si facciano estremamente più ridotti che altrove: i giocatori sono infatti tecnicamente molto preparati e si conoscono reciprocamente molto bene. Tuttavia, complici le cifre in ballo e uno stile di gioco particolarmente aggressivo e a tratti spregiudicato, ciascun piccolo errore può creare vere e proprie voragini nel bankroll di chi ne commette. A quei livelli, insomma, vietato distrarsi, perché qualcuno sarà subito pronto ad approfittarne.

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Sicuramente, anche in questo scorcio dell’anno che va lentamente esaurendosi vedremo chi cercherà di non limitarsi ad essere carne da macello di fronte a Patrik, ma a fronte di tante buone intenzioni la realtà ad oggi è una sola. Ed è una realtà che brucia: Antonius è lassù in testa, e può permettersi di guardare dall’alto in basso perfino Phil Ivey, che pur essendo secondo nella classifica dei giocatori più vincenti ha guadagnato la metà.
Ed essere così avanti a colui che potrebbe perfino laurearsi Campione del Mondo di qui a breve, non ci pare affatto cosa da poco.

Ecco la tabella (redatta come al solito da highstakesdb.com, ndr) relativa ai 10 migliori vincenti ed ai 10 peggiori perdenti dal 1 gennaio al 1 novembre 2009

 

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