L'Economia non ha pietà della Storia. E' un'amara verità che emerge sempre più spesso negli ultimi anni, e stavolta riguarda quello che, fino al 2005, è stato il tempio delle World Series Of Poker.
Parliamo del Binion's Horseshoe di Las Vegas, teatro delle WSOP dagli inizi fino a quando la Harrah's acquisì i diritti del celebre campionato del mondo, trasferendo tutto il carrozzone al nuovo e più moderno Rio - sempre a Las Vegas - e vendendo lo storico casinò con il ferro di cavallo all' MTR Gaming Group.
Era l'inizio di un declino irreversibile per un casinò che nacque nel 1951, e che è stato negli anni teatro di scontri leggendari e grandi eventi, come la nascita del poker modernamente inteso. Secondo alcuni analisti, il declino del Binion's ebbe inizio nel 1998 quando fu rilevato dalla figlia di Benny Binion, Becky Behnen.
Dal 2008 il complesso è di proprietà del TLC Enterprises, che ha annunciato ieri la chiusura del comparto Hotel, a partire dal 14 dicembre prossimo. "Abbiamo in programma di riaprirlo, ma non possiamo garantire quando ciò accadrà", afferma la portavoce del gruppo Lisa Robinson ai microfoni di PokerNewsDaily che prosegue "Las Vegas è stata colpita molto duramente da un drammatico calo dei visitatori, e il costo medio di una stanza è crollato. Al momento le nostre camere non erano competitive sul mercato, e noi abbiamo dovuto fare tagli nei settori che ci causavano più perdite".
Infatti la situazione dell'Hotel del Binion's era paradossale. Seppur un tempio pieno di fascino, le camere sono al momento sprovviste di uno standard considerato oggi minimo anche in hotel di categoria inferiore, ovvero la connessione wireless. E' quindi credibile che le 365 camere del Binion's verranno ridimensionate in numero, e che successivamente ne venga pianificata una robusta ristrutturazione. Solo in seguito si potrà parlare di riapertura.
Per adesso la storia piange