Poker, viaggi, divertimento e tanti, tanti soldi, sia da spendere che - soprattutto - da guadagnare in eventi di altissimo livello. E' il poker secondo Dario Sammartino, ragazzo fortunato che sa di esserlo e onora questo privilegio vivendo alla grande l'esperienza di giocatore nell'elite mondiale, godendosela fino in fondo.
Tuttavia, al contrario di quanto possa sembrare, Dario non è un tipo a cui manca la capacità autocritica. Lo dimostra una volta di più in questa nostra prima intervista del 2017, che spazia dalla stagione live con tutte le sue novità fino alle puntate high stakes online che lo vedono frequente protagonista. Tuttavia, non si può non partire dal recente Aussie Millions.
Che voto dai alla tua trasferta aussie?
Beh, alla fine in Australia ho fatto solo due tornei: il 25k e il Main Event. In generale credo di aver giocato molto bene il primo e un po' meno il secondo, soprattutto riguardo al day 3: non sono molto contento perchè ho commesso due errori che non dovevo fare in un field così semplice. In generale, quindi, non credo di meritare la sufficienza. Voto 5: imperfetto e poco concentrato.
Cosa pensi del nuovo format che ha sostituito l'EPT? Posto che ovviamente al PS championship va dato un po' di tempo, cosa ti piace di più e cosa invece meno?
Ti dirò, per molti versi Championship ed EPT sono sostanzialmente la stessa cosa. Certo è diventato più internazionale mentre prima era ovviamente più orientato all'Europa, ma credo che fare tappe a Macao e Panama sia una buona mossa. Comunque staremo a vedere. Detto questo, ciò non toglie che stiano commettendo tanti errori nello schedule.
Ecco, un po' di sano flame mi mancava: cosa è che non va?
A mio parere non ha alcun senso fare un main da 5k alle Bahamas, quando solo per stare lì spendi 700 al giorno. Stesso discorso per Montecarlo, ovviamente. E poi hanno messo troppi tornei negli stessi giorni. A volte non c'era proprio il tempo materiale per poter partecipare a tutti, qualora uno avesse voluto. Infatti alcuni tornei hanno fatto pochissimi iscritti, e altri non sono neanche partiti!
L'anno scorso sei arrivato secondo al mondo come profit da MTT online su ps.com. Quest'anno hai in programma di aumentare il numero delle sessioni?
Non ho assolutamente intenzione di giocare di più online rispetto all'anno scorso. Alla fine di media gioco circa tre mesi all'anno online, credo che bastino ed avanzino.
E il cash high stakes online? Nell'ultimo mese hai rifatto qualche fiammata al NL5k e 10k: vuol dire che ti vedremo più spesso?
Giocare high stakes sul com è uno stimolo a migliorarsi, poiché i più forti al mondo giocano quelle partite. Dunque, quando mi sento bene ed ho voglia di giocare è stimolante per me competere a quei livelli. Però è una cosa che non proponibile su base regolare: a meno che non ci sia un fish, non si diventa di certo milionari a giocare contro i top reg del sito!
Vegas a parte, nella tua esperienza di giramondo quale è il posto che “ti mette più a tuo agio” per giocare a poker? Parlo a livello di eventi e strutture ma anche di atmosfera, entusiasmo, svaghi collaterali, altro
A parte Vegas, adoro i posti caldi con il mare, quindi Australia e Bahamas sono i miei preferiti. Se dovessi scegliere vado sull'Australia: è il top, sicuramente il mio paese preferito.
A proposito di Vegas il nuovo calendario WSOP è tra i più innovativi degli ultimi anni. Che te ne pare e hai già un programma di massima?
Le certezze per ora sono tre: andrò lì fin dall'inizio delle World Series, parteciperò al One Drop e farò tutti i No Limit Hold'em da 10k e 5k. Il resto è da vedere, ma come sai a Vegas tutto può succedere...
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