Dopo avere smaltito la grande delusione, Luca Cainelli ritorna sull'ormai famosa mano che gli è costata l'uscita in 5a posizione al Pokerstars EPT Vienna. Una mano che ha già fatto discutere molto sul nostro forum, e di cui adesso andiamo ad ascoltare il racconto dalla viva voce di Luca, in un video girato dal nostro team al Kursalon Palace della capitale austriaca.
Nella clip Cainelli analizza la situazione con grande lucidità, non indugiando in critiche - seppure sussurrate con la consueta eleganza - alle giocate di Daniel Negreanu e di Martin Hruby, quest'ultimo uscito vincitore da un colpo che lo vedeva partire con la mano peggiore dei tre.
Luca parte dall'inizio, con un'apertura da early position a 280mila, tenuta volutamente abbastanza bassa "mi aspettavo una 3bet da parte di qualcuno, essendo in posizione di utg. Inoltre sul big blind - prosegue Cainelli - c'era il tedesco Eiler, che aveva già dato dimostrazione di squeezare spesso e volentieri, senza paura di mandare anche i resti".
E invece niente di tutto ciò, anzi il call di Negreanu induce a fare altrettanto anche Hruby con una starting hand marginale come 67 off suited, e sul big blind il tedesco decide di foldare.
Al flop
Luca esce puntando 750mila su un piatto da un milione circa, e commenta così la sua giocata: "sono uscito lungo proprio per non dare odds per vari progetti, e sinceramente non credo di mettere nessuno dei due su tris. Quando scende il 9 è una carta sicuramente pericolosa, ci sono oltre 3 milioni nel piatto e io ho dietro circa un milione e mezzo, non posso fare altro che mettere tutto dentro!"
Poi Luca Cainelli commenta anche, dal suo punto di vista, la condotta di Negreanu e Hruby nella mano. "Aveva condotto bene la giornata da chipleader, non ho capito cosa cercasse con un K e 9 kicker, ma anche se non ci fosse stato Hruby nel colpo a chiudere la scala, io sarei ovviamente andato ugualmente allin al turn e lui mi avrebbe dovuto pagare, rimettendoci gran parte dello stack con una mano marginale", dice Luca di Daniel Negreanu.
Quindi, su Hruby "Era riuscito a costruirsi uno stack partendo da molto corto. Lì aveva circa 3 milioni e mezzo, e mettere 750mila in un piatto nel quale uno di noialtri due potevamo avere un draw di colore mi lascia perplesso.. Un call con il dubbio di non poter chiudere la tua scala con il 9 o il 4 di cuori è una mossa un pò azzardata."
Infine, Luca si congeda palesando la grande soddisfazione per il primo tavolo finale raggiunto, dopo due tentativi falliti per poco. E' rimasta nella mente di tutti quella mano giocata in un'atmosfera irreale a Berlino, dopo la celebre rapina, contro il finlandese Takhokallio che accettà - da gran signore - la ripetizione del board.
Guarda tutta l'intervista a Luca Cainelli da parte di Assopoker!