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Vito “Invernomuto” Planeta intervistato in esclusiva da Assopoker

Vito 'Invernomuto' PlanetaPoche settimane fa ha trionfato nel più ricco torneo di poker online italiano, il Sunday Special di PokerStars.it. Domenica scorsa ha fatto suo uno degli eventi live più importanti, il Campionato Nazionale PokerClub. Il poker da torneo nelle sue due dimensioni ha un solo padrone in questi giorni: Vito “Invernomuto” Planeta.

Assopoker lo ha intervistato ed ha scoperto un 44enne palermitano con diversi interessi: dal vino alla letteratura, dal bridge fino ovviamente a tutto ciò che sia texas hold’em.

Assopoker: Complimenti per il trionfo…doppio. So che hai combattuto con la febbre per tutto il tempo. Pensi in questi giorni di avere vinto più coinflip o preso più tachipirine?
Vito Planeta: Mah, è una bella lotta, credo più tachipirine, anche se di poco… Comunque grazie, è una bella soddisfazione!

AP: Sei conosciuto online come “Invernomuto” ma anche “DettoInverno” et similia. Chiaramente c’è un filo conduttore e so che tutti sono curiosi di saperlo. Di che si tratta?
VP: Sì, me lo chiedono anche in chat e addirittura c’è gente che mi ha rubato il nick su altre rooms dove non gioco o forum dove non sono iscritto. Viene da un personaggio di romanzo di William Gibson, Neuromante, del 1984. Invernomuto – Wintermute in inglese – è un server maligno, che lotta contro il “buono” (un cyberinvestigatore) cercando di conquistare il mondo, e naturalmente ci riesce.

Un paio d’anni fa, quando iniziai a giocare a poker online, alcuni mi dicevano che questi server erano talmente maligni che ti facevano perdere la testa: allora mi sono scelto il nickname del server più maligno che esista, e sembra sia andata bene.

AP: Hai parlato del passato, e del fatto che giochi online da due anni. Ma il Vito giocatore quando nasce?
VP: In realtà ho iniziato quasi in età pre-scolare…Avevo forse 12 anni, e cominciai col poker a 5 carte. Poi ho giocato per molti anni a bridge, e alla fine due anni fa ho abbandonato entrambi per il texas, conosciuto in un live a casa di amici. Ho iniziato quasi subito ad appassionarmi all’online sulle .com, giocando tornei da 5$ dollari o giù di lì. Poi sono arrivate le .it e ho iniziato a frequentare il poker una frequenza molto maggiore.

AP: E al di là del giocatore, da dove viene e cosa fa Vito Planeta?
VP: Io collaboro con la mia numerosa famiglia che ha un’azienda vinicola in Sicilia, con diverse cantine in 5 province diverse ed un ufficio commerciale a Palermo. Prima ancora ho lavorato oltre 7 anni per Publitalia, dove vendevo spazi pubblicitari su Mediaset – sì ok, tutti abbiamo i nostri scheletri negli armadi…(ride, ndr)
La mia vita da poker player inizia verso le 9 – 9 e mezza di sera: faccio i principali mtt serali su due o tre piattaforme, e quando vado rotto nei vari tornei comincio a giocare sit&go.

AP: Un classico, magari giocandoli da tiltato…
VP: Ti dirò, all’inizio giocavo solo sit&go, perchè ai tornei non arrivavo mai e quando lo facevo era per colpi di fortuna bestiale, proprio perchè li giocavo come i sit! Negli ultimi 7-8 mesi sono molto migliorato nei tornei online, e mi sono tolto le mie soddisfazioni. Certo, ho perso anche tanti heads up…

AP: A proposito di heads up, arriviamo a questa che tu stesso hai ammesso essere una sorta di tallone d’achille. Lo è per una questione mentale o si tratta di un vero e proprio leak?
VP: In realtà avendo cominciato a giocare esclusivamente sit&go, ho maturato una lunga esperienza di fasi heads up che però erano fondamentalmente delle situazioni push/fold, e quindi l’heads up deep stack non li avevo mai giocati. Diciamo anche che il mio gioco tight non si adatta molto agli HU. Il mio avversario di domenica sera ha giocato un ottimo heads up, molto aggressivo… forse anche troppo. Infatti non ho ritenuto di giocare in pressione su di lui e attenderlo, anche perchè aveva dimostrato di essere disposto a “mettere” molto spesso. Mi è andata bene.

AP: Qualche settimana fa il trionfo online nel Sunday Special, ora questo live nel Campionato PokerClub. Due trionfi di alto livello (due trionfi valsi rispettivamente 50.000€ e circa 40.000€, ndr), che senti tuoi allo stesso modo?
VP: Beh, senza dubbio mi sento molto di più un giocatore da online. Durante il Sunday Special continuavo a multitablare tranquillamente, anche durante il final table. Mi sono fermato solo per l’heads up. Live invece accuso un pò i tempi morti, le poche mani che si riescono a giocare all’ora, ma piano piano s’impara…chissà?

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Un momento chiave per Vito al Campionato PokerClub: il double up contro Gianfranco Ironico

AP: Quindi, se ho capito bene, questa vittoria non ti trasformerà in un “live grinder”…Il poker dal vivo rimarrà per te un’esperienza sporadica?
VP: Guarda, vivendo in Sicilia e non avendo alcuna intenzione di spostarmi, le distanze sono davvero pesanti. Ti faccio un esempio: per me andare a Sanremo è più o meno come andare a New York, dal punto di vista dei tempi di trasferimento. E poi secondo me giocare online rimarrà +ev per diversi fattori, dalle spese ridottissime ai profitti che si fanno. Da questo punto di vista l’aumento del buy-in sarà interessante. Comunque 6-7 tornei importanti all’anno conto di farli. Ora la scelta è sempre migliore, quando l’offerta di servizi aumenta è un bene. E poi mi stimola molto conoscere gli altri giocatori, confrontarmi con loro eccetera. In ogni caso, l’idea di stare 9-10 mesi in giro non fa per me.

AP: Ultime domande, telegrafiche. Sta arrivando il cash game online. Ti interessa la cosa?
VP: Si mi interessa, ma soprattutto mi interessa imparare.

AP: E riguardo a un altro tema molto sentito, quello della ghettizzazione dei players italiani e della mancanza di un confronto con i giocatori di tutto il mondo, come la pensi? Pensi che la liquidità internazionale sia inevitabile o va bene anche così? Senti il bisogno di misurarti – a livello di mtt ad esempio – con i vari moorman, gboro, csimmsux eccetera?
VP: Per me l’optimum è avere entrambe le possibilità, un pò come adesso anche se in teoria non si potrebbe… Per il resto non saprei, ma visto come mi stanno andando le cose direi che a me va bene anche così.

AP: Prossimo futuro: EPT Sanremo? WSOP?
VP: A Sanremo questa volta foldo, sono veramente stanco e ho bisogno di staccare. Alle WSOP sto pensando, anche perchè ci vanno diversi amici. Comunque al momento è 75% no, 25% sì.

AP: Grazie e complimenti per le due grandi vittorie da tutta Assopoker.
VP: Grazie a te e un saluto a tutta la community. Non scrivo tanto ma leggo molto!

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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