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La giocata più brutta vista al tavolo finale del Main Event WSOP 2025

Nella oretta di gioco che ha laureato Michael Mizrachi campione del Main Event WSOP 2025, abbiamo visto la giocata più brutta di tutto il tavolo finale.

A materializzarla il terzo classificato Braxton Dunaway, che è stato 'bacchettato' in diretta anche da Nick Schulman al commento tecnico dello streaming.

La situazione

Siamo alla seconda mano della giornata conclusiva del Main Event WSOP. Michael Mizrachi ha appena eliminato William Hallaert e ha una chipleading così soverchiante da relegare di fatto i due avversari a una lotta per il secondo posto.

Con tutto che è vero che nel poker non si può mai dire mai, 'The Grinder' ha uno stack di oltre quattro volte superiore agli altri due sommati.

Su blinds 1M/2,5M con bb ante la situazione degli stack è la seguente:

GiocatoreChips
John Wasnock83.500.000
Michael Mizrachi465.500.500
Braxton Dunaway25.500.000

Il payout

Ai tavoli finali di poker per valutare la migliore opzione possibile si devono soppesare delle considerazioni monetarie riguardanti l'entità dei premi in gioco, e in particolar modo gli scalini tra l'uno e l'altro.

Il payouts del Main Event WSOP 2025 prevedeva un premio di quattro milioni di dollari per il terzo classificato, di sei milioni di dollari per il secondo e una prima moneta di dieci milioni di dollari per il vincitore.

Troppo anche per una blind war

Dopo il fold di John Wasnock da bottone, Michael Mizrachi openpusha A 10 da small blind. Braxton Dunaway decide di chiamare da big blind con 10 6 e parte dominato.

Il board K 4 Q 4 3 elimina Dunaway sul gradino più basso del podio e porta il Main Event WSOP all'heads-up. Come detto, per Mizrachi sarà poco più di una formalità.

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Le odds del call

Dopo il push di Mizrachi Dunaway è chiamato a un call dall'importo di ventuno milioni di chips su un piatto di 28 milioni di chips. Per pot odds il punto di break even del call, in chips, è:

21/(28+21)=0,428...

Al 43%. Ovviamente trattandosi della fase finale di un torneo con payout vertiginoso il numero deve essere ritoccato verso l'alto di qualche unità.

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Sai Alì, non mi piace quel call a un all-in con dieci-sei.

Nick Schulman

Cosa dice Nash ICM

Secondo la teoria dell'equilibrio di Nash applicata allo Independent Chip Model, con questi stack e questo payout, dopo l'openfold di bottone, Mizrachi da small blind dovrebbe pushare con il 78% del mazzo.

Dunaway da big blind dovrebbe giocare con quasi il 30% del mazzo: la combo con cui ha deciso di chiamare è decisamente non pervenuta.

range call dunaway vs mizrachi 3 left main wsop

Cosa ha detto Dunaway

Subito dopo l'eliminazione Braxton Dunaway ha spiegato le ragioni del suo call nella intervista di rito ai colleghi di PokerNews.

"Ovviamente devi prendere una carta, devi fare una coppia ma non è semplice fare una coppia. Ovviamente quando Kenny è uscito ho fatto uno scalino di premio di un milione, che è un buon affare, un gran affare alla prima mano. Quindi a quel punto stai fondamentalmente freerollando per beccare qualcosa e sperare che succeda qualcosa di pazzo. Avevo dieci-sei suited, non rimpiango la mia decisione. Ho avuto sfortuna che avesse asso-dieci, ma c'erano comunque tante cuori nel mazzo e i sei e tante carte per la scala, sono cose che sarebbero potute succedere. Non sono arrabbiato per nessuna decisione che ho preso nel corso dell'intero torneo. Sono contento, pronto a riposarmi e a rilassarmi e ad assorbire l'all-in".

Il commento di Nick e Alì

Al commento della diretta streaming di PokerGo c'era il sette volte campione WSOP Nick Schulman a fare da spalla tecnica ad Ali Nejad.

"Sai Ali, non mi piace quel call a un all-in con dieci sei - ha detto Nick Schulman.

"Blinds versus blinds. Ovviamente Mizrachi  attaccherà con un range ampio, ma dieci sei a cuori mi sembra che performi male contro due carte random - gli ha risposto il commentatore.

"Posso capire, è chiaramente short e vuole gamblare. Facciamolo runnare - ha glissato Schulman chiudendo il discorso.

Dopo anni passati a scrivere di altro, in un periodo sabbatico mi sono appassionato al poker e dal 2012 è diventato il mio pane quotidiano. Intanto ho scritto un paio di libri che niente hanno a che vedere col nostro meraviglioso gioco.
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