Ci ha fatto sognare riportando il tricolore al tavolo finale più importante quattro anni dopo Dario Sammartino. In pratica da solo ha risollevato le sorti della spedizione azzurra a Las Vegas, che per queste World Series 2023 ha vissuto una trasferta di vacche magre (eufemismo).
Adesso è di ritorno nella sua Cermes e nei prossimi tre mesi sarà impegnato a lavorare nella coltura di mele della azienda di famiglia. Ecco la nostra chiacchierata con Daniel Holzer dopo il nono posto al Main Event WSOP.
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Gli obiettivi iniziali
AP: Ciao Daniel, per iniziare raccontaci quali erano i tuoi obiettivi per il Main Event WSOP all’inizio di tutto, quando hai ricevuto il ticket come regalo da amici e familiari…
DH: Il primo obiettivo era sicuramente di non uscire prima dell’arrivo degli amici e della famiglia. Sapevo che sarebbero arrivati di venerdì e apposta per questo ho giocato il day1D che era in programma il giovedì. Sabato per il mio day 2 loro erano già qua. Questo era l’obiettivo più importante: essere ancora nel torneo quando sarebbero arrivati. Poi l’obiettivo personale era ovviamente di andare a premio, ma non per i soldi quanto per me stesso e come conferma a tutti gli amici che hanno partecipato che sono in grado di gestire bene il regalo ricevuto. So bene che andare a premio non significa che sei bravo a giocare a poker ma non mi andava di tornare a casa a mani vuote.
Le emozioni dell’esperienza
AP: Che voto dai alla esperienza nel complesso?
DH: All’esperienza e al viaggio non posso che dare un 10 su 10, anche se alla fine, dopo essermi trovato lì, non nascondo che volevo tornare a casa col braccialetto. Poi quel coinflip, un peccato, ma sono contento di come è andato a finire.
AP: Dopo quel coinflip ti ha bruciato essere stato il primo eliminato del tavolo o comunque è sempre stata presente la consapevolezza del grande risultato raggiunto?
DH: Dopo essere uscito in coinflip la situazione era un po’ brutta ma alla fine ho capito che partivo con l’ottavo stack, uscire da nono è una cosa normale direi. Non potevo fare granché di più visto che già dovevo uscire con coppia di assi mezz’ora prima. Lì mi ero salvato ma dopo c’era poco da fare, penso.
Inside Main Event
AP: Come sono andate le prime giornate del tuo Main?
DH: Abbastanza tranquille. Dopo il day1 avevo 52k su uno starting stack di 60k, ho perso poco e niente. Anche i day 2 e 3 sono scivolati via abbastanza tranquilli, al day 4 eravamo già in the money, non avevo un big stack ma ero messo abbastanza bene. Poi come si sa gli ultimi giorni ero cortissimo e penso di aver giocato il mio A-game, sono veramente soddisfatto del mio gioco.
AP: Al tavolo finale chi erano gli avversari che temevi di più? Li vedevi a un livello diverso rispetto al tuo?
DH: Secondo me al tavolo finale il giocatore più forte era Toby Lewis, si vedeva da subito che faceva pressione anche con lo stack più corto del tavolo. Per il resto secondo me ero a livello degli altri. Avevo già giocato un paio di ore con tutti ed ero convinto di potermela giocare contro di loro.
Il futuro
AP: In questa trasferta quanti tornei hai giocato e ti sei seduto anche ai tavoli cash?
DH: Per me questa è stata la terza volta a Las Vegas, la prima venni nel 2016 solo per 3-4 giorni con due amici, poi sono ritornato prima del Covid, volevo rimanere qui un mese intero però per la pandemia dovetti scappare dopo cinque giorni e tornai a casa. Quest’anno ho recuperato… Non so quante sessioni cash game ho giocato ma credo in totale un 40h di gioco, massimo al 2-5$, e ho fatto un bel profit. Poi oltre al Main ho giocato cinque tornei e sono andato a premio al Millionaire Maker e al Daily da 600$ dell’Aria.
AP: Dopo questo incredibile risultato ti vedremo ai più importanti circuiti europei come EPT e WPT, e anche ai prossimi Main Event delle World Series? Come festeggerai il risultato con gli amici e i parenti che ti hanno sostenuto in questa impresa?
DH: Vediamo, adesso devo andare a casa che c’è il periodo più importante della raccolta delle mele. Per almeno tre mesi, fino a metà novembre, sarò a casa mia a lavorare. Poi vedrò cosa fare, magari giocherò un Main Event EPT. Per il resto non so ancora se cambierà così tanto la mia vita. Sicuramente farò una festa a casa amici con tutti gli amici che hanno partecipato al ticket Main Event, ma ancora non so bene cosa e come fare tutto.