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Lee Jones e la battaglia contro la RTA: “occhio all’integrità del poker, intervenga il TDA”

Sulle pagine di Assopoker, avete spesso letto gli articoli sempre ficcanti e spesso pregni di significato di uno dei mostri sacri della comunicazione che fa capo al Poker Internazionale, Lee Jones.

Nei giorni scorsi, nel sito in cui Jones scrive con una certa frequenza, poker.org, è apparso un suo nuovo lavoro che tocca più di un argomento scottante, il tutto legato a quelle che sono le dinamiche poco chiare che fanno capo all’utilizzo di strumenti disponibili atti a vincere nel breve e nel lungo periodo, le mani di no-limit hold’em e di poker in generale.

In pericolo il gioco nella sua totalità?

Jones nomina immediatamente due software che sono entrati ormai nel linguaggio comune dei giocatori di tutto il mondo e che danno certamente un valido aiuto ai giocatori che vogliono capire se uno spot sia stato giocato nella maniera corretta oppure no, “PioSolver” e “GTOWizard”.

L’utilizzo di questo tipo di ausili è stato al centro dell’attenzione dal momento in cui più di un giocatore è stato pizzicato a utilizzarli addirittura nelle sessioni di gioco live, pur essendo strumenti che si sposano piuttosto bene con le dinamiche online.

Ma soprattutto online l’utilizzo di questi strumenti ha messo in grossa difficoltà le room più importanti del pianeta, creando un certo imbarazzo tra chi le gestisce e tra i giocatori di tutto il mondo che sanno a malapena che essi esistono.

Alcuni software fanno capo a tutto ciò che sta sotto l’ombrello della ormai famigerata “Real-Time Assistance”, la “RTA”, o se preferite, per capirci meglio, l’assistenza in tempo reale.

Il problema è fondamentale per la sopravvivenza del poker, soprattutto quello online e i giocatori, o comunque più in generale addetti ai lavori e osservatori, si chiedono quanto può durare il nostro gioco.

Il pericolo dei prossimi anni

Va da sé che a chi ha intenzione di fare male all’integrità del poker in cambio di profitti personali, adotterà tutte le misure più performanti per continuare a farlo, in modo da poter operare lontano da occhi indiscreti, con il fine che esse non vengano scovate da chi deve vigilare su tale integrità.

Inutile nascondere che la RTA minacci con una certa serietà l’intero movimento pokeristico internazionale sia online che live.

Avrete certamente sentito parlare dell’episodio capitato al Bellagio nel quale un giocatore è stato pizzicato ad utilizzare uno strumento, probabilmente GTOWizard, nel bel mezzo di una partita live e la cosa meno piacevole dell’intera faccenda, è quella che Christian Soto era al tavolo incriminato e, accortosi dell’episodio, ha avvertito il floorman che ha risposto che, al contrario, il giocatore stava facendo una cosa consentita.

Il consiglio di Lee Jones: intervenga il TDA

Premessa importante: il cash game non ha mai ricevuto la stessa attenzione regolamentare che è invece da sempre stata riservata ai tornei di poker. Lo stesso TDA, il Poker Tournament Directors Association, costituito nel 2001, si è compattato nel lungo degli anni regolando in maniera pressoché uniforme, il regolamento degli MTT live.

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La cosa non ha avuto parimenti successo con il cash game e chi gioca nei Casinò Live di tutto il mondo questa specialità, sa benissimo che ogni Casa da Gioco propone le proprie regole per una infinita fattispecie regolamentare, praticamente tutto.

Questo pone un problema di fondo rispetto all’articolo che stiamo trattando: come si può pensare che, in assenza di una regolamentazione comune a tutte le sale, ogni Casa da Gioco possa combattere un fenomeno così pericoloso come quella della RTA?

La richiesta di Jones è quella di uniformare il regolamento delle partite di cash game, e/o, ma questo lo aggiungiamo noi, almeno mettere nero su bianco da parte di tutte le case da gioco, un documento consultabile in sala, oppure ovviamente online, nel quale vengano messi al bando, o comunque normati in maniera decisiva, episodi come quello del Bellagio.

Jones parla di un paragrafo ex novo da aggiungere al TDA, che sanzioni i giocatori che si rendono protagonisti di questo tipo di comportamento, fino ad arrivare alla loro squalifica.

Se è vero come è vero che le regole del cash game non siano normate come scritto nei precedenti capitoli, è chiaro a tutti che le regole generali per il cash game facciano comunque riferimento alla maggior parte degli articoli presenti sul TDA.

Poco dopo l’uscita del pezzo di Lee Jones, è stato pubblicato un tweet molto importante da parte di Sean McCormack, Director of Poker Strategydel MGMResorts, che ha precisato che non sarà tollerato nessun utilizzo dei solver nelle strutture da lui guidate.

Homepage: Lee Jones courtesy Pokernews e Neil Stoddart

"C'è chi pensa che sia impossibile prendere parte a tutti i tavoli finali dei tornei a cui si partecipa. Questo è vero per tutti. Tranne per chi li racconta".
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