Vai al contenuto

Il fenomeno degli MTT Online BenCB: “Perché foldare Q-9s con 20 big blind è sempre un grave errore”

Come abbiamo già riportato in un precedente articolo, Lex Veldhuis ha deciso di fare un grande regalo a tutti gli appassionati di poker pubblicando le sessioni di coaching che ha ricevuto dal top player tedesco “BenCB“. Per chi non lo sapesse, “BenCB” è un regular degli MTT Online del dot com che ha incassato milioni di dollari e soprattutto è considerato uno dei migliori coach di tornei al mondo. Diversi noti professionisti lo pagano profumatamente per ricevere i suoi consigli e le sue analisi, e tra questi c’è anche Lex Veldhuis.

Il team pro di PokerStars ha deciso di non tenere per sé tutte queste preziose informazioni ma di mostrare sul suo canale YouTube le lezioni ricevute da “BenCB”. In uno degli ultimi video caricati, il tedesco ha regalato perle di strategia molto avanzata ma ha anche spiegato concetti alla portata di tutti e decisamente interessanti. Come quello che riportiamo in questo articolo.

L’open fold di Lex Veldhuis con Q-9s

A un certo punto della “tournament review“, “BenCB” vede che Lex open-folda (folda senza che ci fosse stata action in precedenza) q 9 da UTG+1  a un tavolo 8-handed.

“È un fold standard per te?” chiede il tedesco.
“Con 20 big blind, sì”, risponde Veldhuis.

“BenCB” non è assolutamente d’accordo. Dal suo punto di vista, foldare una mano come Q-9s preflop, anche con uno “short stack”, è un grave errore. Il top reg chiede a Veldhuis quale sia la sua percentuale di openraise in questo spot e Lex dice che è circa del 15%. A questo punto “BenCB” analizza il range di opening attraverso una tabella delle mani.

Il 15% è quasi giusto ma il punto non è questo. Aprendo il 15% da UTG+1 devi includere Q-9s, è un raise obbligatorio. Foldiamo le coppie da 2-2 a 5-5 e molti suited connectors bassi ma non possiamo foldare una mano del genere“.

 

 

Scopri tutti i bonus di benvenuto

BenCB: “Openfoldare Q-9s con 20 big blind da UTG è un grave errore”

Il tedesco spiega il motivo: “Una mano come Q-9s lavora benissimo postflop, ha dei blocker e ha una buona equity postflop. b”.

Poi, anticipa una possibile domanda di Veldhuis: e se i giocatori al tavolo fossero principalmente fish, perché non limitarsi a giocare con mani molto forti? Perché aprire con una mano marginale?

“Anche se il livello dei tuoi avversari non è molto alto, una mano come Q-9s lavora molto bene con le mani con cui potenzialmente flattano molto: 7-9s, 8-9s, 10-9s, J-9s. Ovviamente hanno anche delle Q-x che ci dominano ma questa mano gioca comunque molto bene postflop. Q-9s performa molto meglio di A-4s, A-3s e A-2s. Anche da UTG, anche con 20 big blind, è sempre un rilancio”.

La sessione di coaching dura un’ora e quarantuno minuti ed è oro colato per chiunque voglia migliorare il proprio livello di gioco nei tornei. Ecco il video imperdibile con Lex Veldhuis e “BenCB”:

MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI