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Giancarlo Giorgetti

CLAMOROSO! Commissione Finanze: “si invita il Governo all’ introduzione della liquidità condivisa” per i giochi online

Un colpo di scena al giorno. Considerando che il Riordino dei giochi online è il primo intervento di un Governo di Centro-destra nel gioco dal 2010 ad oggi, abituiamoci a novità importanti all'orizzonte.

Solo poche ore fa vi avevamo raccontato di una svolta negativa per quanto riguarda la liquidità internazionale ma il vento sembra essere girato di nuovo. Il parere non vincolante, in audizione, ieri da parte del Direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Alesse, sulla liquidità condivisa e internazionale, non sembra aver provocato alcun effetto, considerando che la Commissione Finanze e Tesoro del Senato ha pubblicato oggi un'osservazione esplicita nei confronti del Governo sul tema.

La Commissione presieduta dal Senatore Massimo Garavaglia ha espresso parere favorevole (con condizioni) al Decreto sul riordino del gioco online. Si tratta dell’ultima fase dell’iter (atipico) di approvazione del decreto.

La commissione ha posto delle condizioni (che hanno una notevole rilevanza), in particolare ha invitato il Governo (e di conseguenza i Monopoli) a organizzare un bando di gara per l’’assegnazione della concessione per il Lotto e i Gratta e Vinci.

Ricordiamoci che sotto i Governi Renzi, Gentiloni, Conte I e II, non si sono mai tenute gare per l'assegnazione di tali mono-concessioni. Da queste gare la base d'asta sarà di 1 miliardo. Si alza decisamente l'asticella.

Ma anche per il gioco online il vento sembra cambiare decisamente, forse anche per il poker.

Liquidità condivisa per i giochi online nelle osservazioni della Commissione

Tra le osservazioni (che hanno un carattere non vincolante per il Governo ma hanno sempre un peso politico non trascurabile) c’è infatti l’introduzione della liquidità internazionale.
Ecco cosa ha disposto la Commissione Finanze e Tesoro sul punto:

“valuti il Governo l’opportunità di prevedere l’introduzione della modalità di gioco cd. “liquidità condivisa” (o anche “liquidità internazionale”) con fonte regolamentare al fine di potenziare l’offerta di gioco in Italia, con riferimento in particolare al gioco del poker on line”.

Così come è posta l’osservazione della Commissione, sono due dettagli da non trascurare:

1) Si dà la precedenza alla liquidità condivisa europea (quindi alla luce dell’accordo ancora in essere con Francia, Spagna e Portogallo), solo in alternativa l’internazionale (sulla quale però pendono molti dubbi sulle normative antiriciclaggio di giurisdizioni note non proprio per avere legislazioni all’avanguardia).

2) Il documento parla di liquidità condivisa “in particolare al gioco del poker on line” ma lascia aperta una porta per tutti i giochi (lotterie, jackpot casinò etc).

“valuti il Governo l’opportunità di prevedere l’introduzione della modalità di gioco cd. “liquidità condivisa” (o anche “liquidità internazionale”) con fonte regolamentare al fine di potenziare l’offerta di gioco in Italia, con riferimento in particolare al gioco del poker on line”.

Commissione Finanze e Tesoro del Senato

Perché la Commissione è andata avanti sulla liquidità europea

Almeno per la liquidità condivisa europea, i rischi di riciclaggio non sussistono, rispetto alla liquidità internazionale (field .com) ma rammentando quella vecchia storia ieri in audizione, si è tirato fuori solo il segreto di pulcinella che conoscono tutti, ovvero la storia inconfutabile dell'azione di lobby portata avanti da due concessionari italiani (che dalla condivisa avrebbero avuto un gap competitivo) e da diversi senatori del PD e vicini al Governo Renzi che bloccarono il progetto con il pretesto del riciclaggio ma senza provare nulla e senza alcun dato a supporto. Una palese azione volta a bloccare solo la procedura.

Proprio per questa ragione la Commissione è andata oltre, già ieri sera sono filtrate voci autorevoli che davano Garavaglia molto scettico durante l'audizione sulla vecchia tesi ripresentata senza alcuna argomentazione tecnica.

L'ex direttore dei Monopoli Aronica aderì al progetto dopo mesi di studio

Non a caso l'ex direttore dei Monopoli Aronica nel 2017 firmò l'accordo con gli enti regolatori di Spagna, Francia e Portogallo, dopo aver studiato bene il dossier sul poker online condiviso dopo mesi di analisi dell'ufficio del gioco online in Piazza Mastai. Quindi qualcosa non torna e non ha convinto la Commissione Finanze del Senato.

I prossimi passi...

Ora la palla passa al Governo e, in particolare, al Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che dovrà decidere se raccogliere l’osservazione della Commissione Finanze presieduta da un altro leghista: Massimo Garavaglia.

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Il Parere favorevole della Commissione

Ecco il documento ufficiale che ha reso noto la Commissione Finanze del Senato:

La Commissione finanze e tesoro,

esaminato lo schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia in materia di riordino del settore dei giochi, a partire da quelli a distanza, ai sensi dell’articolo 15 della legge 9 agosto 2023, n. 111;
• rilevata l’opportunità di garantire certezza in ordine alla corretta identificazione del giocatore, al fine di tutelare i minori di età, di dare concreta attuazione al principio dello sviluppo del gioco sicuro, volto ad assicurare la tutela del giocatore sia dal punto di vista della salute, sia da quello dell’ordine pubblico e della sicurezza rispetto a fenomeni criminali, nonché di assicurare il pieno controllo della rete di gioco, attraverso il rafforzamento del gioco legale, il contrasto del riciclaggio, la tracciabilità dei flussi finanziari e la tutela della fede, dell’ordine e della sicurezza pubblici;

• ritenuto che uno degli obiettivi primari del predetto decreto legislativo consiste nel riavvio delle procedure di gara per una attribuzione effettivamente concorrenziale e competitiva delle concessioni statali per la gestione della raccolta del gioco a distanza;

• considerato altresì, a tale riguardo, che tra le forme della raccolta del gioco a distanza rientra anche quella riguardante il gioco del Lotto automatizzato e gli altri giochi numerici a quota fissa, la cui concessione scade a novembre del 2025;

- la riattribuzione con gara della concessione del lotto e conseguente messa in esercizio, implica una articolata procedura la cui durata può arrivare a diciotto mesi, ragion per cui risulta quanto mai opportuno che la stessa venga avviata con una disciplina specifica da inserire nello schema di decreto in titolo;

• tenuto conto, altresì, che la responsabilità erariale è uno dei presìdi posti a tutela della finanza pubblica e che è dunque opportuno limitare le ipotesi di esclusione di detta responsabilità, assicurandola nei casi in cui la produzione del danno conseguente alla condotta del soggetto agente è da lui dolosamente voluta;

giudicato, infine, opportuno che le maggiori entrate derivanti dall’applicazione del presente decreto legislativo confluiscano nel fondo per l’attuazione della delega fiscale;
esprime parere favorevole, con le seguenti condizioni:

Le condizioni della Commissione (carattere obbligatorio)

provveda il Governo l’opportunità di:

1) provveda il Governo ad introdurre nel decreto legislativo in esame una apposita norma che disponga l’avvio senza indugio da parte dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli della procedura di affidamento, nel rispetto dei princìpi e delle regole europee e nazionali, della gestione del servizio, nelle sue diverse forme, anche a distanza, del gioco del Lotto automatizzato e degli altri giochi numerici a quota fissa, prevedendo tra l’altro:
1.1. una durata della concessione pari a nove anni, non rinnovabile;
1.2. una selezione basata sul criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa e, quanto alla componente prezzo, una base d’asta, per le offerte al rialzo, pari ad almeno 1 miliardo di euro;
1.3. l’eventuale versamento del prezzo indicato nell’offerta del concorrente risultato primo in graduatoria anche in più rate, ancorate comunque in primo luogo al momento dell’aggiudicazione e a quello dell’effettiva assunzione del servizio del gioco da parte dell’aggiudicatario;
1.4. l’eventuale inserimento di clausole, nel bando di gara, anche in ordine alla misura dell’aggio del concessionario;
1.5. l’eventuale previsione, nel bando di gara, di ogni altra clausola utile anche facendo riferimento a quelle già utilizzate nell’occasione dell’ultima gara in materia;
2) provveda il Governo ad introdurre nel decreto legislativo in esame una apposita norma che disponga l’avvio senza indugio da parte dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli della procedura di affidamento, nel rispetto dei princìpi e delle regole europee e nazionali, della gestione del servizio, nelle sue diverse forme, anche a distanza, del gioco del “gratta e vinci”.

Le osservazioni della Commissione:

E osservazioni:
valuti il Governo l’opportunità di:

  1. prevedere l’introduzione della modalità di gioco cd. “liquidità condivisa” (o anche “liquidità internazionale”) con fonte regolamentare al fine di potenziare l’offerta di gioco in Italia, con riferimento in particolare al gioco del poker on line;
  2. prevedere l’utilizzazione della carta di identità, della patente di guida e il passaporto, come strumenti certi di identificazione del giocatore sia per la rete a distanza che per la rete fisica, per un miglior controllo della rete di gioco, e in particolare, prevedere che l’impiego di detti strumenti di identificazione sia contemplata nella disciplina dei giochi a distanza;
  3. riformulare la lettera d) del comma 6, dell’articolo 6, al fine di inquadrare correttamente il concetto di APP di gioco non da intendersi come strumento attivabile sul sito del concessionario, ma piuttosto come strumento di accesso, attraverso dispositivi mobili, alle differenti tipologie di gioco facenti parte del portafoglio del concessionario;
  4. all’articolo 6, comma 5, lettera p), prevedere una rimodulazione del canone una tantum attualmente previsto a 7 milioni di euro, al fine di garantire una maggiore concorrenza del mercato e possibili maggiori effetti di gettito per lo Stato garantendo, altresì, l’equilibrio economico-finanziario del contratto di concessione con la possibilità di aumentare il canone annuo della concessione pari al 3% del margine netto del concessionario di cui all’articolo 6, comma 6, lettera n);
  5. valutare altresì l’opportunità di una più appropriata formulazione tecnica della succitata lettera n) del comma 6 dell’articolo 6;
  6. con riferimento all’articolo 13, comma 2, ridurre l’importo annuale di Iscrizione all’albo dei punti vendita di ricarica, apparentemente eccessivamente oneroso, al fine di garantire la sostenibilità dell’attività di punto di vendita di ricarica, tenuti in considerazioni i dati relativi agli attuali volumi medi di ricariche realizzate attraverso questo canale ed i relativi ricavi degli esercenti;
  7. modificare all’articolo 13, comma 5, il limite settimanale delle ricariche effettuabili dagli esercenti l’attività di punto vendita ricariche, attualmente fissato a 100 euro incrementandolo fino a 200 euro in considerazione del fatto che l’attuale formulazione appare in conflitto con la vigente normativa europea e interna;
  8. modificare l’ultimo periodo dell’articolo 20, al fine di limitare l’esclusione della responsabilità erariale per l’adozione dei provvedimenti di variazione previsti dal predetto articolo, quanto ai loro effetti finanziari, alle sole ipotesi di colpa grave;
  9. modificare l’articolo 25 al fine di prevedere che tutte le maggiori entrate derivanti dall’applicazione delle disposizioni di cui al presente decreto legislativo, confluiscano nel fondo per l’attuazione della delega fiscale, istituito nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze dall’articolo 22, comma 3, secondo periodo, della legge 9 agosto 2023, n. 111.

Nella foto (Shutterstock) il Ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti che dovrà valutare l'opportunità di introdurre la liquidità condivisa nei giochi online

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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