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Downswing e periodi no: affrontarli preparàti è meglio

Se siete dei giocatori che hanno cominciato a bazzicare le arene pokeristiche live e online da qualche tempo, saprete certamente che la varianza che origina i vari downswing nel poker si presenta e si ripresenta senza che la volontà di chiunque ne abbia il minimo ruolo.

Periodi in cui non se ne azzecca nemmeno una sono dietro l’angolo, pronti a presentarsi nei momenti più particolari, all’indomani di un periodo positivo, oppure a peggiorare uno che già ci stava dando delle delusioni.

Non esistono motivi che ti possano aiutare a capire cosa che sta per accadere, non esistono segnali che ti possano portare a pensare che, al contrario, stanno scomparendo le nuvole più nere.

I momenti peggiori

Ci sono buone ragioni per pensare che esiste una percentuale di giocatori che hanno incontrato un periodo di devastante down all’inizio delle loro carriere, delusioni e bad beat talmente dure da digerire che un giocatore che ha iniziato da poco tempo, non ha il bagaglio tecnico per capire che è capitata una cosa normalissima che nel poker succede a tutti.

Non avere questo knowhow è pericolosissimo quando si comincia a giocare, poiché l’imprinting che riceverete potrebbe essere decisivo per un’eventuale decisione di abbandonare il gioco ancora prima di assaporarne le caratteristiche più intense e positive.

Per questo motivo, prima di cominciare a giocare con una certa intensità, laddove per intensità intendiamo un numero di tavoli aperti più alto dell’unità e, soprattutto, un numero di mani che raddoppia e si moltiplica ad ogni tavolo aperto, sarebbe corretto, e soprattutto decisivo per le vostre carriere, cominciare con i piedi di piombo.

Stesso discorso vale, anzi probabilmente è anche peggio, per quei giocatori che hanno invece un rush particolarmente positivo appena cominciano a giocare. L’idea di fare le cose giuste pur non sapendo di farle totalmente sbagliate, potrebbe portare alla convinzione di aver capito, quando invece dovremmo avere la capacità di comprendere che siamo stati solo fortunati.

Ma quali sono le contromisure ai downswing?

Ma se sono così impossibili da pronosticare, come possiamo combattere tutte le conseguenze, non solo quelle economiche, che ci capitano durante un momento di downswing?

Qual è la tua capacità di concentrazione? Sai gestire la pressione? Ti riprendi presto dagli errori commessi in game? Ti consideri uno duro mentalmente?

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Un ottimo modo per aumentare la forza mentale è lavorare con un mental coach. Puoi anche modellare il tuo stato mentale leggendo ciò che i giocatori di successo hanno scritto sul gioco mentale. La resilienza è tua amica se sei un giocatore di poker.

Quando le cose non vanno per il verso giusto, può essere facile iniziare a pensare che esse non cambieranno mai. Invece di concentrarti sull’enorme buco dal quale vorresti uscire, presta attenzione ai piccoli miglioramenti che puoi apportare.

Quali caratteristiche della tua situazione puoi anche potenzialmente cambiare?

La linea di fondo è che quando le cose non vanno per il verso giusto, ci vogliono un’eccezionale forza mentale e uno sforzo per trovare la via del ritorno all’eventuale successo.

Nella maggior parte dei casi, la cosa peggiore che puoi fare è più o meno la stessa cosa che ti ha portato a quel cul de sac. Crea un piano dal tuo elenco di possibili soluzioni, implementalo, monitora e misura i tuoi risultati, quindi modifica come meglio pensi sia appropriato, sempre e comunque tenendo fede alle parole di chi ne ha visto più di te e del quale ti puoi fidare.

E dicci com’è andata.

"C'è chi pensa che sia impossibile prendere parte a tutti i tavoli finali dei tornei a cui si partecipa. Questo è vero per tutti. Tranne per chi li racconta".
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