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Heads-up poker: una guida strategica completa (3° parte)

Dopo aver discusso della teoria dei giochi e delle strategie ottimali, continuiamo con la guida all’heads-up del finlandese Teppo Salonen arrivando ad introdurre i primi suggerimenti sull'azione pre-flop.

"Ci sono comunque delle buone ragioni per cui la maggior parte dei libri in circolazione raccomandi di adottare uno stile straightforward. Innanzitutto, nei tavoli full-ring e nei piatti multi-way, le strategie ottimali sono spesso più lineari rispetto a quelle applicabili in heads-up. Bluff e semi-bluff, ad esempio, funzioneranno meno nei piatti con diversi giocatori, per cui la loro frequenza ottimale sarà ridotta rispetto a quella contro un solo avversario.

Allo stesso modo, slowplayare sarà maggiormente rischioso in un tavolo a più giocatori rispetto a quanto potrebbe esserlo in un testa a testa. Infine, un approccio base porterà a vincite più elevate contro avversari scarsi, e non ci sarà la necessita di mixare il proprio gioco perché gli altri non saranno bravi abbastanza da exploitare le vostre tendenze.

In heads-up, invece, dovrete agire in maniera tale da assicurarvi del fatto che l’avversario non sappia mai con troppa certezza se in mano avete qualcosa di forte o debole. Quindi, se bettate e rilanciate con punteggi strong dovrete necessariamente bilanciare facendolo anche con draw e bluff, in tal modo riuscirete a costruire piatti medi più grandi con le mani migliori rimanendo al contempo abbastanza sicuri che l’altro non abbia decisioni facili da prendere.

Matematicamente parlando, ciò significa che dovrete sempre considerare il range che potete avere in ogni singola situazione piuttosto che basare le vostre azioni soltanto sulla singola mano che avete in quel momento. Nascondere le informazioni è un aspetto cruciale per avere successo in heads-up, per cui uno dei vostri obiettivi principali sarà di non ricadere in pattern facilmente identificabili dove giocherete le vostre mani forti in maniera molto differente da come fareste con un draw o una mano weak nella medesima situazione di gioco.

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Iniziamo allora col trattare la fase pre-flop di una partita heads-up cercando d’introdurre innanzitutto una strategia di base che possa essere facilmente memorizzata ed implementata al tavolo.

Per prima cosa, vi suggerisco di partire con un approccio “never limp”, così come raccomandato da parecchi professionisti di questa specialità. Rilanciare o foldare da small blind è già una strategia semplice ma efficace. Limpando potreste infatti rivelare troppe informazioni sulla bontà della vostra starting hand. Per cui, dal piccolo buio open-raisate con almeno il 75% delle vostre mani e foldate il resto. Aprite quindi con tutte le coppie, tutte le carte suited e tutte le mani offsuit almeno dal 10 in su. Passate invece quelle offsuit le cui due carte siano entrambe dal 9 in giù.” (continua)

(Traduzione a cura di Emiliano "nimitz" Cocco)

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