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Tom Dwan

High Stakes: l'annoiato Ivey esce male dall'Hustler, Tom Dwan è il protagonista (+274k)

Per chi conosce la storia (reale e un pò clandestina) del poker, l'Hustler Casino evoca antichi ricordi. Nei primi anni 2000 era una delle location più calde degli home games californiani, con giochi privati organizzati dal proprietario della sala da gioco, l'istrionico e compianto Larry Flynt, un personaggio che ha sempre pensato fuori dal coro.

Larry Flint
L'istrionico proprietario dell'Hustler Larry Flint ha messo in ginocchio Phil Ivey in una durissima partita di cash game

All'Hustler casinò la storia si ripete con Phil Ivey

Larry (ci ha lasciato poco tempo fa) è stato un produttore ed editore pornografico che amava organizzare ricchissime partite nel suo casinò. Alla sua porta bussò anche un certo e sconosciuto Phil Ivey che aveva distrutto i giochi di Seven Card Stud ad Atlantic City.

All'Hustler Casino si giocava, guarda caso, proprio il Seven Card Stud ma a limiti proibitivi per le tasche del giocatore del New Jersey.

Alle sue spalle aveva un facoltoso giocatore e uomo di affari californiano, un certo Barry Greenstein.

L'ex stella di Pokerstars ha avuto il merito di riconoscere il talento del giovane Phil. Nel 2017 il Robin Hood del poker non ha nascosto l'affetto per il fenomeno delle carte: "per me Ivey è come un figlio".

Ed ai figli Barry è abituato a dargli fiducia: "mi doveva mezzo milione di dollari ma ero certo del suo talento".

Ivey all'Hustler se la vide brutta. Larry Flint lo mandò quasi broke: perse quasi tutto ma riuscì a ribaltare la partita quando era rimasto con pochi spiccioli in mano. Il resto è leggenda.

Ivey poco concentrato durante lo streaming: "pensava al betting sul basket"

Sono passati quasi 20 anni e l' "assassino" è tornato sul luogo del delitto, ma questa volta non è andata bene.

Tutti i riflettori, nel nuovo streaming high stakes dall'Hustler, erano puntati su Phil Ivey per una partita 200$/400$ con stake minimo da 100.000$. Doveva essere lui il re del week end ed invece, all'improvviso, la scena se l'è presa tutta un altro fenomeno del poker americano Tom Dwan che non si è presentato venerdì ma si è fatto trovare molto caldo sabato, distruggendo il tavolo.

Tom Dwan Phil Ivey
Tom Dwan Phil Ivey (photo courtesy of Pokernews)

Tra gli altri protagonisti della partita, il regular del casinò Garrett Adelstein (definito una sorta di GOAT locale), molto rispettato ai tavoli high stakes live.

Se ci seguite vi abbiamo raccontato molte sue mani negli ultimi 2 anni, in particolare nella partita "Live the Bike".

L'altro player che gode di molta considerazione è Matt Berkey che ha svelato a Pokernews che Phil Ivey è parso fin troppo annoiato (molto probabilmente è abituato a giocare a livelli differenti a Macao e Manila).

I due organizzatori della partita, Ryan Feldman e Nick Vertucci, sono riusciti ad assicurarsi la sua presenza ed è stato un enorme successo con quasi 15mila fan collegati su Youtube.

Venerdì notte Ivey ha perso quasi $150.000 ma la sua azione è stata intervallata da molte pause. Il re del poker si alzava di continuo per seguire alcune partite di basket universitario, nelle quali aveva parecchia azione (scommesse aperte) secondo Berkey.

Non poteva seguire le sue bets dal tavolo perché durante il live streaming, è vietato ai partecipanti portare device e telefonini vari. Ed allora si allontanava per seguire le partite in diretta.

Gal Yifrach ha perso un gran piattone

Lo zio Ivey è ripresentato sabato con uno stack iniziale da $300.000 e dopo poche ore si è alzato con gli stessi soldi.

Ha avuto un'occasione in una mano con 7 6 sempre contro Matt Berkey. Al turn su un board a 7 7 q Ivey ha puntato 20.000 su un piatto di 19.000. Berkey con a 10 ha sentito puzza di bruciato ed ha foldato. Occasione mancata e Ivey dopo poco ha perso qualsiasi interesse ed ha salutato tutti.

Tra i perdenti del venerdì notte (appena rientrato da Las Vegas dopo un terzo posto nell'evento 38 delle WSOP) c'è anche Gal Yifrach che ha perso un piatto da 300.000$ contro il reg locale Mikki (non ha svelato il suo cognome).

E' possibile rivedere qui lo streaming dell'intera partita:

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Sabato notte il mattatore è stato Tom Dwan

Sabato la scena se l'è presa tutta Tom Dwan. Ad un'ora dall'inizio dello streaming "durrrr" ha caricato 100.000$ ed ha impiegato bene i suoi soldi.

Ha fatto pagare amaramente il conto a Dylan Gang. Sul personaggio c'è da aprire una piccola parentesi: Gang ha giocato il giorno prima, ma si è alzato in anticipo per andare a vedere i Lakers da bordo campo. E' stato protagonista di una discussione feroce con la guardia dei Lakers Rajon Rondò che ha provato a colpirlo con un dito sulla sua faccia. L'episodio è diventato virale in tutti gli Stati Uniti.

Forse ancora scosso dall'evento, Gang è stato asfaltato da Dwan.

Dwan ha rilanciato dal big blind (limiti 200/400) a 1,200$ con a k ed il ricco businessman Krish ha chiamato con 5 5 . Lenard (AKA "Lucky”) ha 3-bettato fino a 6000$. Gang lo ha seguito ed ha fatto call con 3 3 .

"durrrr" non ci ha pensato due volte nel mettere in mezzo al tavolo 23.000$ facendo foldare tutti meno Gang che ha fatto re-raise all-in con la piccola coppia. Call di Dwan ed ala fine il pot si è ingrossato fino a $230.000.

Lo showdown: 10 8 8 6 10.

Nella prima ora di action Dwan aveva in tasca un profitto di 100.000$. Chi ben comincia è a metà dell'opera ed ha potuto giocare la sessione con il vento in poppa mettendo sotto pressione i suoi avversari e chiudendo con 274.000$ di utile.

Ganng è stato il più grande perdente della serata di sabato con un bruttissimo -314.000$.

Adelstein ha vinto 30.000$ venerdì ma sabato ha perso male, lasciando sul terreno 197.000$. E' stato uno degli streaming più negativi per la sua storia all'Hustler.

Questa è la crudeltà dei giochi high stakes californiani, soprattutto quando ti siedi vicino ad un certo Tom Dwan.

La sessione con Tom e Phil, puoi guardarla qui:


Vi ricordo di non farvi fuorviare con le cifre in ballo. I protagonisti di questo articolo sono tutti professionisti high stakes con bankroll importanti a disposizione o ricchissimi uomini d'affari. Il poker però è normalmente un'altra cosa per noi comuni mortali. Giocate sempre usando la testa e siate responsabili nel gestire il vostro denaro. Non è solo un gioco!

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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