[imagebanner gruppo=pokerstars] Ola Amundsgaard, o "Odd_Oddsen" che dir si voglia, non è fra i giocatori di cash game high stakes di cui si senta parlare più spesso, forse perché il norvegese per sua natura gioca molto e chiacchiera poco: esistono però le eccezioni, e così scopriamo dei dettagli che i professionisti non sono soliti rivelare.
Parliamo nello specifico del denaro vinto e perso da "Odd_Oddsen", non in carriera - dove è in attivo di chissà quanto - ma in un singolo piatto, cifre naturalmente da capogiro. Parlando infatti con il portale norvegese side3.no ha raccontato che i dispiaceri maggiori glieli abbia dati non una partita di cash game online, ma bensì dal vivo.
"Online il piatto più grosso che ho perso sarà stato attorno ai 200.000 dollari, ma poco prima di Natale a Praga ho perso un piatto da oltre 300.000 € - ha raccontato - mentre invece quello più grosso che abbia mai vinto credo si aggirasse attorno ai 260.000 dollari". In effetti, lo scorso 10 dicembre, sul suo profilo Instagram Amundsgaard aveva pubblicato la foto del suo stack del King's Casino di Praga, affermando di aver perso il piatto più grosso in carriera ma di aver comunque vinto una cifra pazzesca.
"Giocando 330 giorni l'anno a questi livelli, per otto o più ore al giorno - anche se una parte di questo tempo è investito nell'attesa che la partita abbia effettivamente inizio - si diventa così abituati a certe cifre che da un certo punto di vista diventano come dei numeri su uno schermo. Probabilmente sarebbe una sensazione diversa, se avessi davanti a me quelle stesse somme in contanti". Un male, a ben vedere, quasi necessario.
"Ci sono molti giocatori di talento là fuori, ma non tutti sanno sostenere emotivamente gli alti ed i bassi di certi livelli - ammette - purtroppo fare questa professione ti espone ad enormi fluttuazioni in termini di risultati, e bisogna avere la capacità di incassare anche grosse perdite ma comunque continuare a giocare bene".
E in ogni caso, sottolinea, nel suo caso la gestione del bankroll è comunque estremamente attenta: "Non ho mai più dell'1% di quanto disponga su un singolo tavolo, e non gioco mai per somme che non mi possa permettere di perdere". Ma col denaro, oltre ad aver comprato una casa pazzesca, cosa fa?

A quanto pare, ultimamente ha deciso di investire nel mondo dei fantasy sport, creando fantasybet.com, una piattaforma che unisce il calcio - una delle sue grandi passioni - con i fantasy games, nei quali evidentemente crede. Tutto questo è nato però anche per un'altra ragione: "Oggigiorno in Norvegia tutti seguono sempre di più i campionati esteri anziché la Tippeligaen, ed è un po' triste, credo invece che il nostro calcio ne avesse bisogno, e che questo possa anche rinnovare l'interesse nei suoi confronti". E perché no, magari fargli guadagnare (ancora) un po' di soldi.