Negli ultimi anni non sono stati pochi i brusii e le voci che si sono rincorse negli spazi e nei luoghi in cui si discute di Poker High Stakes e, segnatamente, su quello che è stato l'argomento degli appassionati di cash game: il bankroll di Nik Airball.
In tanti sono intervenuti sulla quesitone, mettendo sul tappeto le più disparate teorie sulla provenienza dei soldi con i quali Nik Airball può rimanere a galla sui tavoli più costosi da una parte e più remunerativi dall'altra, senza avere il minimo cenno di debolezza.
Abbiamo parlato spesso delle uscite di Nik Airball, che si è fatto sentire più e più volte anche lontano dal tavolo.
Nik Airball ospite fisso
Il problema è che sull'argomento sono intervenuti praticamente tutti, o quasi, tranne che il diretto interessato, che non si era mai pronunciato sulle voci di una poco chiara provenienza del suo bankroll.
O almeno non lo ha fatto fino a qualche giorno fa.
Intervenuto al "podcast Table 1", Nik Airball ha provato a dare una versione sull'argomento che lo riguarda personalmente, ma il suo più acerrimo nemico, Matt Berkey, pare non essere stato convinto dalla versione di Nik Airball.

Hustler Casino Live è stata la casa che più volte ha ospitato Nik Arcot, salito agli onori della cronaca verso la fine del 2022, quando con colpi strabilianti e sessioni spettacolari, seppur non sempre guidate da uno spirito illuminato, si fece strada a colpi di bluff al limite della follia.
Adesso ha 28 anni e deve essere giunto il momento di tirar via la maschera, anche perché Berkey cominciava a non essere più isolato alla ricerca di risposte.
Gli avvii mid stake
Il giocatore statunitense, per amore di verità, aveva cominciato a giocare ad un certo livello, ma non certo quello nel quale si misura ormai da un paio di anni.
Il fatto è che, anche a detta sua, quei livelli sono stati superati molto in fretta e, ma su questo non è possibile adombrare l'ombra di alcun sospetto, se le cose vanno bene, o se sei molto più forte del field che incontri, l'ascesa ai livelli superiori è sempre molto veloce e il bankroll per gli high stakes si costruisce piuttosto rapidamente.
Proprio su questo verte la difesa mediatica di Nik Airball, il quale sostiene, incalzato dall'intervistatore del podcast, che gran parte del suo BR arriva proprio da quelle vincite e da alcune pertite private molto pesanti di POT Limit Omaha $5.000/$10.000.
Non tutti d'accordo: eredità?
Non si sono esattamente tutti convinti della versione di Nik Airball, tutt'altro, capeggiati da Berkey, infatti, i detrattori di Nik Airball messo sul piatto una marea di supposizioni, ovviamente mai suffragata dai fatti.

Una di queste è stata l'eventualità che Airball possa aver usufruito di una grossa eredità, cosa che Nik ha pesantemente rispedito al mittente.
Come scrive Codigopoker, Airball ha ammesso che ci sono stati momenti nella sua carriera in cui ha rischiato quasi tutta la sua ricchezza, giocando con $ 500.000 al tavolo mentre aveva solo $ 50.000 nel suo conto in banca, un comportamento non certo accettabile se vuoi fare il professionista di poker e sicuramente non emulabile da chi ci legge e lo legge.
Ha anche condiviso che durante il suo periodo come banchiere d'investimento, guadagnava circa $ 100.000 all'anno, con bonus che potevano arrivare fino a $ 1 milione, ma non era la sua principale fonte di ricchezza.
Il problema è che entrambi, Nik Airball e Matt Berkey, non si muovono dalle loro posizioni e se da una parte c'è una piccola parte di show nella querelle, dall'altra i due sono stati ad un passo dal darsele di santa ragione e nel vero senso della parola.