Il pallone è tornato a rotolare in Ucraina nonostante le bombe, con il campionato di massima serie che è iniziato a Kiev a novembre. Nella capitale, sempre più al freddo e nel terrore, le squadre più importanti del paese si affrontano a porte chiuse, nonostante i continui allarmi degli attacchi aerei. Una situazione drammatica, ma per il Governo la vita deve andare avanti e il calcio può lanciare un messaggio forte che può arrivare a tutto il popolo.
Beffa nelle beffe, come vi avevamo raccontato qualche settimana fa, alcuni bookmakers e casinò russi, autorizzati dall’ente regolatore ucraino, sono tornati a lavorare nella capitale fino a quando il Governo di Volodymyr Zelenskyj non ha fermato le operazioni, per questioni di sicurezza nazionale.
Il presidente e i suoi collaboratori hanno immediatamente sospeso le operazioni non solo perché vi era un problema di gestione di flussi del denaro verso Mosca, ma anche per una evidente “fuga” di dati personali di cittadini ucraini e di informazioni sensibili che venivano condivise oltre confine. Un episodio gravissimo secondo Kiev.
In questo Articolo:
- 1 L’inchiesta di Report sul bookmaker 1XBet
- 2 L’imbarazzo della Lega di Serie A
- 3 Come 1XBet è riuscito a lavorare in Ucraina per qualche settimana
- 4 Chi c’è realmente dietro al bookmaker russo: la storia del fallimento di 1XCorp
- 5 “A Curacao 18 scommettitori truffati, bookmaker non li ha pagati per $1 milione”
L’inchiesta di Report sul bookmaker 1XBet
Del caso se ne è occupato Report ieri, lunedì sera 26 dicembre, su Rai 3, con un servizio a cura di Lorenzo Vendemiale che ha intervistato Francesco Baranca del comitato etico della Federcalcio ucraina.
“Esiste un comparto che non è stato assolutamente toccato dalle sanzioni ed è il mondo protetto dei bookmaker russi. Il bookmaker più famoso e più russofilo è Liga Stavok. E poi passiamo a 1XBet che pur non avendo licenza russa, è comunque conosciuto come essere di proprietà russa”. 1XBet ha acquisito da poco anche una concessione italiana, ma di questo ne parleremo in un nostro speciale.
L’imbarazzo della Lega di Serie A
Nonostante le sanzioni internazionali verso la Russia per via dell’invasione dell’Ucraina, 1XBet è rimasto uno degli sponsor della Serie A per i diritti televisivi esteri. In Italia nessun allibratore può fare pubblicità diretta per via del Decreto Dignità. Ma all’estero è possibile.
E’ il main name sponsor del campionato italiano e questo fatto ha imbarazzato, non poco, la Lega di Serie A che aveva affidato in concessione questo spazio pubblicitario a una agenzia, la quale ha scelto da anni 1XBet. Il problema è che, dopo lo scoppio della guerra, tutti hanno fatto finta di nulla, nonostante l’embargo internazionale.
Lorenzo Vendemiale spiega: “Proprio su 1XBet a Kyiv è scoppiato uno scandalo. Il bookmaker ha addirittura provato ad aprire un business sul territorio ucraino“. E per qualche settimana c’è riuscito, ottenendo una regolare licenza governativa dalla Commissione per i Giochi e le Scommesse.
Come 1XBet è riuscito a lavorare in Ucraina per qualche settimana
Come vi abbiamo più volte detto, il gambling era stato bandito in Ucraina ma con l’avvento al potere del Presidente Volodymyr Zelenskyj, c’è stata una nuova apertura al gioco d’azzardo e al betting.
Georgia - Norvegia accende la seconda giornata del gruppo A, per le qualificazioni ad Euro2024. Padroni di casa al debutto nella kermesse e tutto sembra poggiare sulle spalle della stella del Napoli, Khvicha Kvaratskhelia. Dall'altra parte gli scandinavi sono reduci dalla sconfitta per 3-0 in casa della Spagna e saranno ancora orfani di Haaland. Precedente positivo per gli ospiti che nel girone di qualificazione ad Euro 2000, nel 1999: successo esterno per 4-1 e interno per 1-0, con prima storica qualificazione in tasca. 24 anni dopo la Norvegia ci riprova, ma preferiamo virare sul Multigol 2-3.
Normalmente, il Roland Garros di tennis fa rima con "Rafael Nadal", che dalla metà degli anni Duemila domina Parigi in maniera più o meno incontrastata. Tuttavia, il 2023 potrebbe essere l'annata di Carlos Alcaraz, che ormai da mesi contende il ruolo di numero 1 assoluto a Novak Djokovic. Lo spagnolo ha dato progressivamente saggio della sua abilità sulla terra rossa, e quello della capitale francese potrebbe essere un appuntamento utile per la sua definitiva consacrazione. Prendiamo la quota prima che scenda ulteriormente.
Turchia - Croazia è il big match della seconda giornata del gruppo D, nelle qualificazioni di Euro2024. I turchi hanno iniziato con il piede giusto il percorso verso la fase finale in Germania: 2-1 in Armenia. I balcanici invece hanno visto sfuggire il successo in pieno recupero contro il Galles, con il pari per 1-1. Tre i precedenti in terra turca, con un successo a testa e un pareggio. L'unica vittoria ospite risale al 2011, con lo squillo dei padroni di casa arrivato nel 2017. Il 3-3 è anche l'ultimo confronto e concerne l'amichevole del 2020. Ottimo il segno Goal.
Mikhail Mararuk, giornalista di Informnapalm: “Abbiamo scoperto che questa famosa agenzia di scommesse aveva ottenuto una licenza nel nostro Paese. Come sono riusciti a aggirare l’embargo? Formalmente si trattava di una società tutta ucraina, senza legami con la Russia, ma le informazioni non erano complete”.
“La commissione per il gioco d’azzardo – informa il giornalista Rai – ha concesso la licenza a una società chiamata “Your betting company” per il marchio 1XBet”.
Il caso, rivelato dal collettivo InformNapalm, “è arrivato fino al palazzo del presidente Zelensky, il quale ha spiegato che si tratta di una questione di sicurezza nazionale. Perché il problema non è solo l’utilizzo di denaro ucraino. Il vero pericolo è la raccolta di dati personali di nostri cittadini, che non si sa dove finiscono”.
Chi c’è realmente dietro al bookmaker russo: la storia del fallimento di 1XCorp
Ma chi sono i veri proprietari di 1XBet? Lorenzo Vendemiale ha provato a indagare: “è un colosso da oltre un milione di scommettitori in tutto il mondo. Sul sito le informazioni cambiano a seconda del luogo di connessione. Uno dei copyright dice che è di proprietà di 1XCorp, società con licenza a Curacao. A gestire i servizi operativi è invece la Klafkaniro limited, a Cipro. Un labirinto di cui è impossibile venire a capo. Curacao è il paradiso delle scommesse online”.
Giangaetano Bellavia è un esperto di riciclaggio di denaro e collabora con la trasmissione Report: “Curacao è il paradiso dei gestori delle scommesse online. Ogni giurisdizione offshore si crea delle legislazioni apposite. Le Antille Olandesi si occupano dei casinò online: la licenza gliela danno in due giorni e ce ne sono già 450 di casinò online”.
Il vero problema è capire chi siano i proprietari di questo book russo: “Impossibile saperlo. Il vero tema è: ma se uno vince gli pagano le scommesse? Sì, fin quando decidono di pagargliele, ma quando decidono di non pagargliele più scompaiono”.
E’ proprio quello che è successo agli scommettitori che puntavano su 1XBet con la licenza di Curacao. “Nel paradiso caraibico 1XCorp – racconta Vendemiale – è stata colpita da una sentenza di bancarotta”.
“A Curacao 18 scommettitori truffati, bookmaker non li ha pagati per $1 milione”
Nardy Cramm, responsabile della Fondazione vittime del gioco online di Curacao denuncia: “18 scommettitori sono venuti da noi denunciando di essere stati truffati per un milione di dollari. Gli avevano confiscato le vincite o cancellato il conto”.
Inquietante la denuncia di Ared De Winter, curatore fallimentare di 1XCorp: “Niente! Non ci sono conti bancari, i soldi non arrivano qui. Ma la cosa più incredibile è che la sentenza non li ha fermati: si sono spostati su un’altra società con un’altra licenza”.
A rivelare i veri proprietari di 1XBet ci ha pensato un’inchiesta giudiziaria in Russia che vi sveleremo nella seconda puntata di questo misterioso bookmaker dell’Est che custodisce i suoi segreti a Cipro. Vi sveleremo anche come 1XBet non solo sia riuscita a diventare main sponsor all’estero della Serie A ma abbia ottenuto anche una concessione italiana, nonostante questi precedenti.
Inchiesta bookmaker russi – prima parte – continua