Brutta storia che vede coinvolto, come vittima, il noto influencer per le scommesse e tipster Kristian, detto sui social "Il Pengwin".
Il Giudice per le Indagini Preliminari di Roma che aveva la titolarità del fascicolo, ha consegnato il faldone alla Procura di Salerno per competenza territoriale.
Indagato per tentativo di estorsione e di altri reati è un 34enne residente a Pagani, in provincia di Salerno.
Le accuse sono pesanti: l'uomo sarebbe (secondo la denuncia dell'influencer e le ricostruzioni delle autorità) accusato di tentata estorsione, frode informatica, furto d’identità e accesso abusivo a sistemi informatici.
Il suo legale ha presentato un’eccezione di competenza territoriale accolta dal GIP di Roma che ha trasmesso il fascicolo a Salerno.

In questo Articolo:
Pengwin e la denuncia: una lunga storia iniziata nel 2021
Nel 2021 l' influencer ha presentato una denuncia alla polizia postale. Secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti, il 34enne avrebbe violato – secondo il quotidiano Il Mattino – l’account mail e avrebbe avuto accesso a dati personali e informazioni sensibili, usate – dal punto di vista dell’accusa – per scopo estorsivo.
Inoltre c’è stato anche un tentativo di frode da 60mila euro con l’emissione di finte fatture verso una società di scommesse partner dell’influencer. Il tentativo però non è andato a buon fine grazie all’intervento della vittima che ha avvisato il bookmaker.
Le autorità che hanno indagato sull’accaduto e la polizia postale hanno inoltre rilevato accessi non autorizzati e legittimi sui conti di gioco della vittima, con prelievi per 8.000 euro poi spesi nell’area dell’Agro-nocerino-sarnese. Proprio per questa ragione le indagini sono ora sotto la gestione della Procura di Salerno.
Secondo il Mattino, le accuse sono aggravate inoltre da alcune minacce e ricatti verso il noto tipster di origini polacche.
Il presunto estorsore avrebbe ricattato l’influencer: lo ha minacciato di pubblicare materiale privato, addirittura anche numeri di telefono di familiari su siti a luci rosse. La richiesta era di 10.000 euro. Gli inquirenti sono riusciti a intercettare alcuni messaggi estorsivi.
Come ricordato, le accuse sulle quali si indaga sono: tentata estorsione, frode informatica, furto d’identità e accesso abusivo a sistemi informatici.
La Procura di Salerno dovrà, al termine della conclusione delle indagini, decidere se inoltrare richiesta di rinvio a giudizio o di archiviazione al Gip campano. L’indagato è già noto alle forze dell’ordine per casi simili.
Che è Pengwin?

Chi è Pengwin?
Gli appassionati di scommesse senza dubbio conosceranno il noto influencer nel mondo del betting italiano: Kristian, in arte "Il Pengwin".
Kristian è italiano di origini polacche e si è avvicinato al mondo del betting perché grande appassionato di sport, in particolare fin da ragazzo ha sempre seguito gli atleti e le squadre polacche. Ha iniziato sui social su Facebook come il Pinguino, con una pagina con migliaia di followers. Quando però la piattaforma ha iniziato a restringere e bannare i tipster (era famoso per i "lenzuoli", schedine con parecchi eventi) è passato su Instagram, in particoalare come "Il Pengwin".
Ha circa un milione di follower solo sulla piattaforma di Meta. Negli ultimi anni ha fatto un salto importante: da ragazzino che condivideva con passione le sue schedine è passato a essere un vero imprenditore del mondo delle affiliazioni nelle scommesse. E' produttore anche di trasmissioni in streaming.
I tipster e l'esigenza della regolamentazione in Italia
Come detto "Il Pengwin" ha iniziato come tipster nel mondo delle scommesse e, a prescindere da questa storia che non ha nulla a che vedere con quello che vi stiamo scrivendo, ne approfittiamo per parlarvi della figura del tipster, ovvero di colui che condivide pronostici su eventi sportivi a un pubblico di scommettitori. In genere lo fa gratis (guadagnando sulle affiliazioni con i bookmakers) oppure a pagamento (con il pagamento di un abbonamento periodico). Ma su questi aspetti ci ritorneremo.
In Spagna vi è una regolamentazione nelle scommesse che contempla anche la figura del tipster, il quale ha degli obblighi, soprattutto verso il pubblico: è obbligato a tenere certificati i suoi rendimenti dei pronostici condivisi. Inoltre vi sono anche delle limitazioni sulla pubblicità.
In Francia invece si è scelta una strada poco pratica, ovvero il divieto totale, con pene molto severe. Il risultato è che si è creato un mercato occulto e non regolamentato, senza tutela per i consumatori finali.
In realtà, la Francia è stato il primo paese a applicare una Direttiva dell'Unione Europea del 2005 in materia di pratiche commerciali sleali. Cosa prevede? All'articolo 15 si ritiene un comportamento fuorviante "pretendere che un prodotto o servizio aumenti le possibilità di vincita al gioco d'azzardo".
In teoria quella direttiva potrebbe essere applicata in tutti i paesi dell'Unione ma rischia solo di ghettizzare il mercato dei tipster che continuerebbero a lavorare senza controlli.
Ci vorrebbe invece un atteggiamento più pratico da parte dei regolatori. Invece si continua a far finta di nulla. Sulla scarsa trasparenza del settore ne abbiamo già parlato diffusamente e lo faremo con altre inchieste.
In italia, l'unica regolamentazione riguarda Agicom in materia di pubblicità sul gioco, in merito al regolamento applicativo del Decreto Dignità. Agicom prevede il divieto assoluto per gli influencer di prestarsi a qualsiasi forma promozionale. Quindi divieto di spot televisivi etc.
Nell'attuale legge sulle nuove concessioni online si è persa l'occasione per regolamentare e riconoscere la figura del tipster nel mercato delle scommesse.