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Dan Bilzerian a Doug Polk: “Ho belle donne e vinco 40 milioni in un anno; tu continua a studiare la teoria”

Qualche settimana fa due nomi molto noti nel mondo del poker, eppure decisamente lontani l’uno dall’altro, si sono scontrati per la prima volta pubblicamente, non giocando a carte, ma attraverso una serie di tweet infuocati. Parliamo di Doug Polk e Dan Bilzerian, protagonisti di una lite dai toni molto accesi (soprattutto da parte del barbuto playboy) scoppiata a causa delle cryptocurrency, un argomento di cui entrambi si occupano seppur in modo completamente diverso.

Proprio come nel poker, infatti, Doug ha l’immagine di un investitore serio e molto preparato tecnicamente, che ribadisce sempre l’importanza di pianificare con razionalità il momento giusto per entrare o eventualmente uscire dai propri investimenti. Dan, invece, si comporta proprio come fa al tavolo: per lui le crypto sono una questione di braccio, di istinto e di pericolosi azzardi.

Come avevamo riportato, la diatriba è scoppiata in seguito a un tweet nel quale Bilzerian diceva che era arrivato il momento di rientrare nelle crypto. In quel momento tutto il mercato era in netto rialzo, una fase nella quale spesso gli investitori alle prime armi subiscono grosse perdite: entusiasmati da un mercato tutto “verde”, acquistano in modo smodato pensando che la crescita durerà a lungo, salvo poi prendere batoste memorabili al primo crollo dei prezzi. La vecchia regole del “buy low, sell high” si è infatti spesso dimostrata vincente anche nel mercato delle crypto.

Polk lo ha fatto notare a modo suo, con un messaggio sarcastico. Questa volta, però, la sua provocazione non è caduta nel vuoto: Bilzerian ha risposto per le rime vantandosi di aver venduto Bitcoin quando era a $16.000 (vicino all’all-time high), poi, in un secondo momento, ha spostato il focus sul poker.

Dan Bilzerian sposta la diatriba sul poker

Non avevamo riportato le successive dichiarazioni di Bilzerian perché erano state fatte diversi giorni dopo i tweet di Polk. In ogni caso, Dan non ci era andato giù leggero.

“Posso scommettere un milione di dollari di poter dimostrare di aver ricevuto pagamenti superiori ai quaranta milioni di dollari in un anno grazie alle vincite al tavolo di poker“, ha scritto Dan. “L’obiettivo nel poker è fare soldi e io ne faccio tantissimi. Nella vita mi concentro su questo e sull’andare a letto con belle ragazze, mentre tu ti concentri sulla teoria e fai i video di training. Saresti il favorito in un heads-up, ma è irrilevante“.

La replica di Doug non è tardata ad arrivare, stavolta nel podcast di Joe Ingram.

Doug Polk: “Poker? Dan Bilzerian è ricco grazie al padre”

“Il mio primo video su Dan Bilzerian è anche il video più visualizzato dei miei canali YouTube”, ha detto Polk partendo dall’inizio della faida. “Dissi semplicemente che era molto improbabile che avesse fatto i suoi soldi con il poker. Suo padre è stato condannato negli anni novanta e avrebbe dovuto restituire circa 60 milioni di dollari. Alla fine ha pagato solo pochi milioni e improvvisamente i suoi figli si sono ritrovati con un sacco di soldi…”

Polk ha poi ammesso di non avere prove, ma forti convinzioni.

“Penso che sia quantomeno scontato ritenere che i soldi di Dan Bilzerian arrivino da suo padre. Non ho detto che sia così al 100%, forse li ha davvero fatti a poker in queste partite private irreali. Ma il punto è: dove li ha presi i soldi per arrivare a giocare quelle partite? Non è che depositi 10 dollari su Pokerstars e in un paio di anni ti ritrovi a giocare heads-up da settanta milioni di dollari. Dev’esserci un processo. Posso dire che è estremamente improbabile che abbia costruito la sua fortuna giocando a poker”.

Doug Polk sulle partite private

Doug, invece, non mette in dubbio che il capitale milionario ereditato dal padre non sia poi stato aumentato nelle partite private di Hollywood.

“Ha preso i soldi del padre e li ha aumentati in partite private contro ricchi fish? È molto più probabile. Anche perché i fish di quelle partite preferiscono perdere soldi contro un figlio di papà, non certamente contro un pro”, ha concluso Polk.

Il professionista di Las Vegas ha anche spiegato di non aver quasi mai giocato in questi contesti.

“Non mi fido a giocare in un home game per certe cifre. Oltretutto da quello che è successo tra Leon Tsoukernik e Matt Kirk, ma anche con Elton Tsang, mi sembra chiaro che in queste partite i fish si sentano autorizzati a fare ciò che vogliono, con la sicurezza che le loro irregolarità non verranno punite”.

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Le cryptocurrency

Il discorso si è poi spostato sulle cryptocurrency, l’argomento alla base della discussione via Twitter.

“Qualche tempo fa Bilzerian ha scritto su Twitter che era ora di tornare a investire nelle crypto. Per uno come me, che è coinvolto in questo mondo dal 2013, è proprio una frase stupida e dà credito a coloro che dicono che questo mondo è una pagliacciata. Il modo giusto di presentare gli investimenti in questo mondo è studiando e gestendo nel migliore dei modi il bankroll”.

Doug prosegue nella sua spiegazione:

“In linea di massima è sempre sbagliato andare all-in ed è sbagliato uscire da tutte le posizioni a meno che non si abbiano informazioni molto specifiche sull’andamento del mercato. Non mi sembra che lui le abbia, quindi mi è sembrato che dire ai suoi followers “è ora di entrare” e poi “è ora di uscire” fosse una pessima idea”.

Doug Polk: “Io sono un influencer, parlo di chi voglio”

Polk ha anche parlato delle accuse di tirare sempre in ballo nomi noti solo per aumentare le visualizzazioni del suo canale. Prima Jason Mercier, poi Tom Dwan, ora Dan Bilzerian.

“Non mi aspettavo che Dan rispondesse. A quel punto mi ha accusato di aver utilizzato il suo nome per fare più visualizzazioni, che è vero ma è quello che faccio: parlo di personaggi famosi nel mondo del poker e delle crypto. Non posso avere opinioni su di loro? Perché io credo di avere questo diritto, in quanto sono uno dei più grandi influencer del poker“.

Doug ha chiuso parlando di una frase di Dan Bilzerian che ritiene molto “triste”.

“Ha risposto ai miei tweet tirando in ballo il fatto che lui va a letto con donne bellissime. A quel punto, onestamente, ho provato molta tristezza per lui. Chiaramente ha più soldi di me ma non è qualcosa che mi disturba. Io non sono nato ricco, sono stato povero da giovane, e ho capito che il tuo conto in banca non determina il tuo valore come persona. Non ha alcun valore. Ho fatto tanti soldi a poker ma il denaro non ha alcuna importanza nel determinare il mio valore personale”.

Infine, “WCG|Rider” ha lanciato una frecciatina a Jeff Gross, grande amico di Dan Bilzerian (uno dei pochissimi pro a potersi definire in tal modo).

“Jeff Gross è un tizio a posto ma è anche uno che sfrutta ogni  opportunità per avere accesso a certe persone. Io non potrei mai essere come lui, ho bisogno di essere me stesso, sempre”.

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