L’argomento non è nuovo, ma non passa mai di moda: quanto è difficile vincere un braccialetto WSOP? Non passa mai di moda perché la coperta rimarrà sempre un po’ troppo corta per avere una risposta certa. Ad ogni modo ci sono giocatori che mettono tutti d’accordo, con record imbattibili o quasi. Se quello già più volte citato di Phil Hellmuth resta quasi impossibile da immaginare per qualsiasi essere umano, per calcolare le probabilità di quanto ha combinato da Adam Friedman servirebbe qualcosa di simile a Fugaku, il calcolatore più potente al mondo.
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Adam Friedman, il capolavoro è servito: back-to-back-to-back unico
Negando a Phil Hellmuth il diciassettesimo braccialetto in carriera, Adam Friedman ha a sua volta compiuto un capolavoro non solo inedito, ma anche assurdo solo a pensarci: vincere lo stesso torneo in 3 edizioni consecutive. Nel 2018 Friedman aveva vinto il Dealer’s Choice Championship 6-handed su un campo partecipanti di 111 giocatori, nel 2019 si era ripetuto su un field di 122 iscritti, la notte scorsa ha primeggiato su 93 players. Non essendosi fisicamente disputata l’edizione 2020, vanno pertanto considerate 3 vittorie consecutive.
Dealer’s Choice: tutte le 20 specialità
Se nella mente di qualcuno tra voi ancora aleggia l’idea di “gioco di culo”, è bene allora ricordare di che torneo si trattava. Il Dealer’s Choice si gioca su tavolo da 6 giocatori, alternando le seguenti 20 specialità di poker:
- No-Limit Hold’em
- Limit Hold’em
- Razz
- Seven Card Stud
- Seven Card Stud Hi-Lo 8 or Better
- Seven Card Stud Hi-Lo Regular
- Pot-Limit Hold’em
- Pot-Limit Omaha
- Pot-Limit Omaha Hi-Lo 8 or Better
- Pot-Limit 2-7 Lowball Triple Draw
- Big O
- Limit Omaha High
- Omaha Hi-Lo 8 or Better
- 2-7 Lowball Triple Draw
- Ace to 5 Lowball Triple Draw
- Badugi
- Badeucy
- Badacy
- No-Limit 2-7 Lowball Draw
- No-Limit 5-Card Draw High
La maggior parte di noi non conosce neanche le regole di almeno metà di queste discipline, quindi capirete come la tripla vittoria di Adam Friedman necessiti di uno skill-set davvero di altissimo livello.
Il precedente “parziale” di Michael Mizrachi
Nei 52 anni di storia delle World Series Of Poker è capitato di leggere di giocatori che hanno vinto più e più braccialetti, e anche lo stesso torneo due volte. Ma “tre” è un numero che solo due giocatori sono riusciti a raggiungere, nel medesimo torneo. L’altro è Michael Mizrachi, straordinario vincitore di tre edizioni del 50k Poker Players Championship, per molti il vero Main Event.
L’impresa di “The Grinder”, che peraltro in queste 2021 ha come dichiarato obiettivo quello di vincere il torneo per la quarta volta, è accaduta nel 2010, 2012 e 2018. Impresa pazzesca, ma che come casistica non pareggia quanto riuscito a Friedman.
Johnny Chan e la “quasi” tripletta e i plurivincitori del Main Event
Ci era andato vicinissimo Johnny Chan e nel torneo più importante di tutti: ma nel WSOP Main Event 1989 c’era un ragazzino che gli impedì il three-peat proprio all’ultimo ostacolo. Quel ragazzino, come saprete, si chiamava Phil Hellmuth. Quanto sfiorato da Chan avrebbe anticipato di 33 anni il record centrato oggi da Adam Friedman, invece “The Orient Express” si deve accontentare di far parte di un ristrettissimo club, quello dei giocatori capaci di vincere più di una volta il Main Event: Johnny Moss e Stu Ungar (3 a testa) e Doyle Brunson (2).
L’unico altro giocatore capace di vincere per tre volte in fila un torneo della medesima specialità è Bill Boyd, vincitore del braccialetto in Five Card Stud per 4 edizioni consecutive: 1971, 1972, 1973 e 1974. Tuttavia i numeri di allora non erano in alcun modo paragonabili a quelli odierni. A parte la differenza di buy-in tra le varie vittorie (Due tornei da 10.000$, uno da 5.000$, uno da 1.000$), bisogna considerare il field: il più numeroso era di 8 partecipanti…
Adam Friedman: la sua pazzesca tripletta WSOP in numeri
Tornando all’impresa pazzesca di Adam Friedman, proviamo a metterla in numeri e probabilità per avere degli ordini di grandezza. Il professionista statunitense, che dopo il secondo trionfo aveva orgogliosamente rimarcato di non essere mai andato broke in vita sua, ha ottenuto le seguenti vittorie:
- 2018: 1° su 111
- 2019: 1° su 122
- 2021: 1° su 93
Proviamo allora a calcolare le probabilità che ciò accadesse, considerando soltanto le chance di vittoria teoriche rispetto al field, e senza prendere dunque in considerazione né la consecutività degli eventi, né la difficoltà intrinseca del torneo, né il fattore skill, necessario più che mai in un torneo da 20 diverse varianti di poker.
Facendo pertanto (1/111) * (1/122) * (1/93) il risultato è: 0,000079%.
Tradotto in probabilità, si tratta di 7,9 possibilità su 1 milione. In altre parole, 1 possibilità su 1.259.406. Per intenderci, le possibilità di venire colpiti da un meteorite sono leggermente inferiori (1 su 1.125.000), mentre sono più o meno analoghe quelle di fare 5 al Superenalotto (1 su 1.250.000). Aggiungendo a questo calcolo il fattore della consecutività per 3 edizioni in fila, e il fattore abilità, a che chance potremmo arrivare? Impossibile da calcolare così, su due piedi. Piuttosto, visto che in piedi ci siamo già, approfittiamone per applaudire questo grande campione.
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