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Poker onlineSe siete dei giocatori di poker, specialità Texas Hold'Em e avete giocato parimenti i tornei così come il cash game, ma anche tutte le altre specialità come gli Spin & Go, oppure gli ZOOM, sapete benissimo quanto possa essere forte un punto come il set chiuso al flop.
Il set al flop altro non è che un tris "colpito" tra le prime tre carte comuni, avendo due carte uguali in mano. Per fare un esempio, una coppia di 3 in mano, che non ha una grandissima giocabilità rispetto al board, diventa "set", quando ne peschiamo un altro al flop.
E allora sì che sono dolori per i nostri avversari.
Il set ama nascondersi
La forza di un set al flop, è quasi sempre quella di non poter essere letta in nessun modo dai nostri avversari. Buona parte degli altri punti, come ad esempio una scala, che necessita di almeno tre carte molto vicine tra loro, come ad esempio 7 8 j , o un colore che deve presentarne almeno tre dello stesso seme, 9 4 2 , sono tutto sommato decifrabili, vista la composizione delle carte comuni.
Il set no. Nessuno potrà mai codificare il vostro set in mano, per via del fatto che qualsiasi flop venga girato da un dealer di questa terra, è impossibile sapere che avete due carte in mano del medesimo valore di una di quelle stese per il board.
Per questo motivo quando "si setta", i piatti si gonfiano e c'è la possibilità di portare a casa un grosso pot che ci aiuterà nel corso del nostro torneo, o farà felice il nostro bankroll, nel caso di sessione di cash game.
Le probabilità di trovare un set al flop non sono altissime, ma non sono nemmeno poi tanto remote, visto che ciò accade circa il 12% delle volte, per l'esattezza nel'11,8% dei casi.
Ma una volta che succede, come fare a massimizzare il nostro set?
Strategia Poker: mai giocare in slowplay il set
Per tutta la pappardella che vi abbiamo cucinato fino a questo momento, sarà facile per voi capire, che, quando floppate un set e state giocando in posizione, sarebbe una vera e propria cretinata non provare ad estrarre valore fin dal flop, per il concetto che i vostri avversari non potranno leggere il vostro punto e, su un eventuale flop 5 9 k , con la vostra coppia di 9 in mano, non potrete non essere pagati almeno una strada, da chi possiede un qualsiasi Kappa in mano, in questo caso la Top Pair. La coppia di Kappa in mano dovrebbe 3bettare pre flop, per cui qui siamo sostanzialmente "nuts", abbiamo, cioè, il punto migliore.
Per cui non esitiamo a "costruire il piatto fin da subito", con size calibrate, senza far scappare "i clienti". Inoltre valutiamo lo stile del nostro avversario, se egli è molto aggressivo e adeciderà di rilanciare alla nostra continuation bet, a questo punto è il momento di fargli pagare salatamente il suo stesso stile, permettendogli di prendere l'inerzia del colpo in mano, semplicemente facendo call.
Nelle strade successive gli presenteremo il conto.
Il check-raise fuori posizione
Diverso è il discorso che fa capo alla chiusura di un set al flop quando siamo fuori posizione, ad esempio abbiamo una coppia di 5 su un flop a 5 10.
Ecco, in questo caso, pur avendo un punto molto forte, chiaramente non siamo più "nuts" e dobbiamo fare attenzione sia ai set over set ( quando cioè anche il nostro avversario ha settato ), che alle combinazioni in divenire di scala e di colore che potranno concretizzarsi lungo il percorso della mano.
Adesso dobbiamo quindi cercare di capire quale possa essere la forza della mano del nostro rivale di turno, cercando di identificare il suo range di apertura.
Questo si può fare solo evitando di giocare la mano in modo passivo, per cui il buon vecchio check-raise è la soluzione più adatta per chi gioca alle prime armi, intanto perché con un punto così forte vogliamo costruire un gran bel piatto e poi perché, in caso di resistenza da parte dei nostri avversari, potremmo rivalutare le strade successive con l'inerzia del colpo dalla nostra parte, che è comunque sempre un bel giocare.
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