Una cosa è certa: per gli appassionati di card game, il 2019 sarà un anno decisamente intenso. I due principali protagonisti della scena, Hearthstone e Magic, si sono rifatti il trucco e hanno da poco annunciato il sistema competitivo per la stagione in corso.
In particolare, Magic ha lanciato il guanto di sfida ad Hearthstone creando MTG Arena, la sua trasposizione virtuale, per cercare di rompere un’egemonia che fin qui nessuno è mai riuscito a rompere – né Gwent, né Artifact.
L’offerta competitiva di Magic
Andiamo in ordine cronologico, perché la prima ad annunciare i piani esport per il 2019 è stata Wizards of the Cost. Da quest’anno, oltre ai classici eventi live dove i pro si sono sempre sfidati con i mazzi di carte fisici, arrivano i tornei di Arena online.
Il livello più alto sarà rappresentato dai Mythic Championship, eventi live in cui i protagonisti della nuova Magic Pro League (una sorta di Serie A di Magic) sfideranno i player emergenti che si qualificheranno tramite una serie di eventi ad hoc.
La stagione si concluderà con il Magic World Championship, un torneo da 1 milione di dollari in cui il vincitore di ciascun Mythic Championship se la vedrà con l’attuale campione del mondo Javier Dominguez, i quattro migliori giocatori della Magic Pro League e i quattro giocatori con i migliori risultati dell’anno al di fuori della Pro League.
La risposta di Hearthstone
Giusto ieri, Blizzard ha promosso l’ennesima rivoluzione del competitivo di Hearthstone, lanciando gli Hearthstone Masters. Il circuito prevede centinaia di tornei di qualificazione online, gli Hearthstone Masters Qualifier, che danno diritto a partecipare agli Hearthstone Masters Tour, tornei live con montepremi da 250.000 dollari di base.
Sì, perché mutuando l’idea che la Valve usa per il suo The International di Dota 2, gli utenti di Hearthstone potranno acquistare particolari bundle, di cui una parte del ricavato andrà a finanziare ulteriormente i Masters Tour. Il primo Masters Tour è già stato annunciato e si svolgerà dall’11 al 14 giugno nientemeno che a Las Vegas, proprio nel pieno delle WSOP 2019.
Inoltre, Blizzard ha mandato in pensione i format Conquest e Last Hero Standing, sin qui utilizzati negli eventi ufficiali, creando lo Specialist. Nei Qualifier e nei Tour, i giocatori porteranno tre mazzi dello stesso eroe: un principale, un secondario e un terziario. I tre mazzi dovranno contenere almeno 25 carte uguali su 30, ma secondario e terziario potranno cambiarne fino a 5.
Luca ‘Bertels’ Bertelli: “Sarà un anno spettacolare per i card game”
Dunque, meglio Hearthstone o Magic?
Lo abbiamo chiesto a Luca ‘Bertels’ Bertelli, professionista di Hearthstone e capitano del Team Pro di QLASH: “Sono molto felice dei cambiamenti al competitivo di Hearthstone, secondo me hanno intrapreso la strada giusta, anche se si può sempre migliorare; anche Magic ha rivoluzionato tutto e ci saranno tante opportunità non solo per i top player”.
Insomma, dopo tanti anni forse Hearthstone ha trovato pane per i suoi denti? “Penso di sì, ma si giocheranno entrambi. Il limite del portare i giochi di carte all’online è la sovraesposizione: giocando troppo, si rischia di annoiarsi, perché i contenuti si esauriscono più velocemente. Idealmente, più giochi uguale più varietà”.
Un paradiso per i card gamer come Bertels: “I due giochi hanno punti di forza e di debolezza differenti”, conclude, “ma in generale entrambi sono ottimi giochi”.